Osservare i carrelli della spesa è un ottimo modo per capire chi ti sta davanti. Persone che conosci poco, per nulla o che vorresti conoscere. La signora con il cappotto di loden: un pacco di fusilli, una monoporzione di pesto, tre mele, una ciabatta ai cereali, due coppe di profiterole. Il marito è morto da […]
A tener viva la memoria del ‘maestro Gisberto’, caro amico di mio nonno Francesco, mi resta un suo disegno e il libriccino Hoepli del 1935 in cui il poeta Libero De Libero lo presenta tra gli artefici della nuova pittura italiana seguita al ‘Novecento’ e maturata a Roma nell’ambiente dei ‘Valori Plastici’. Gisberto Ceracchini (1899-1982) […]
Questa storia nasce dalla fantasia melodrammatica di una bambina osservatrice, in una cittadina di provincia, durante gli anni ’60 1) Avanzava per la via sempre un po’ rasente i muri, con lo sguardo sospettoso di chi conosce la cattiveria altrui. Portava di solito i radi capelli grigi sciolti, con la riga da un lato e […]
Molti anni fa c’era in Tv un programma bizzarro e seguitissimo. Si chiamava “Giochi senza Frontiere” ed era una specie di anticipazione della difficile unità europea che negli anni si sarebbe faticosamente andata formando. Gli abitanti delle città di provincia di tutto il vecchio continente si sfidavano in improbabili gare di varia abilità, quasi sempre […]
Tutti i giocatori di scopone scientifico sanno cosa significa “sparigliare”. Lo spariglio avviene quando, anziché raccogliere dal tavolo carta con carta (asso con asso, due con due e così via), se ne prendono due o più con una sola, ad esempio con un sei un quattro e un due, oppure un cinque e un […]
Era il 1978, l’anno della tragica scomparsa di Aldo Moro, quando un menestrello di origini calabresi componeva una dissacrante filastrocca in versione reggae. Tra le tante cose diceva: “Nun Te Reggae Più … il maschio forte/i ministri puliti, i buffoni di corte/ladri di polli/super pensioni/ladri di stato evasori legalizzati/auto blu/pci psi/dc dc/pci psi pli pri/dc […]
La terza grappa mi mise K.O. I pensieri divennero vaghi e nebbiosi. Poi la lucidità: non posso continuare così, come tanti, forse tutti, obblighi, divieti, ordini. Per anni ero riuscito a mediare, ora non più. I doveri avevano preso il sopravvento e mi lasciavano rare briciole di tempo. Troppo poco. Ma come fuggire? Amavo mio […]
L’ultima volta che abbiamo parlato, che hai cercato la mia voce e la mia mano, fu nella terapia intensiva, dopo il tentativo estremo di riprenderti alla vita. In quel luogo – che non dimentico – un grande scantinato, freddissimo, dove ti si poteva parlare solo per pochi minuti: una scena, assurda… tu, sempre così pudica, […]