La Genova che lasciai all’inizio degli anni ’70 era una Genova pericolosamente incazzata, politicamente. Era impegnata con i sindacati, le manifestazioni, gli scioperi, con le importanti fabbriche e il grande movimento operaio, come tante altre città, però, al contrario di Milano o Bologna e Torino, dal punto di vista dell’innovazione culturale era spenta. Ma non […]