Lui si chiama Antonio: ha cinquant’ anni, ciglia folte, capelli scuri, naso corvino e sopra i tratti marcati del viso, una barba incolta. «È un uomo strano, scorbutico, solitario», così lo descrive la gente di qui. Sua madre, un’appassionata d’arte scomparsa l’anno precedente al mio arrivo in questo paesino della val Brembana, pare gli diede […]