malumore malamare (non guardare non toccare non vedere non sentire) maledico maledici (dove l’odio ha le radici e la rabbia il suo fluire) malaffare malinteso (il giudizio sia sospeso la condanna in divenire) malandato maltenuto (poiché il tempo ha provveduto ogni cosa ad abbruttire) mal di testa mal di schiena (ogni giorno ha la sua […]
Io non li capisco quelli che mi suggeriscono ricette per “riciclare” il pandoro subito dopo le feste. Ammesso sia mai avanzata qualche briciola la mangio, non è che se addento una fetta dopo il 6 gennaio scatta la denuncia ai carabinieri o irrompono gli agenti S.w.a.t dalla finestra come nei film d’azione. Forse immaginate sia […]
Traduzione e commento di Giovanna Nuvoletti. Immagine e scelta musicale di Aglaja “Mi spaventa avere un Corpo – anche avere una Mente – totale – precario Possesso – Proprietà involontaria. Patrimonio intestato a capriccio a una Erede innocente – Regina un attimo d’Immortalità – e con Dio per Confine”. E se lo dice lei. Emily. […]
C’è a chi piace il pesce a chi non piace e chi non lo mangia e basta; chi ama la birra, chi il vino, chi non beve per nulla alcol, chi ne va matto; c’è chi ama i gialli, chi i rosa, chi i romanzi storici, chi i racconti; c’è chi non ha mai letto […]
E se un giorno il mare si dimenticasse di ritornare indietro e non richiamasse più le sue onde, se la luna una sera avesse altro da fare e non uscisse la notte e nemmeno quella dopo e poi si stancasse di sé? Che succederebbe del ritmo maniacale che regola ogni ingranaggio di questa necessità che […]
(da leggersi con spiccata còcina zeneize) “Auguri, geometra, buon anno!” “Grazie, architetto, anche a lei e famiglia!” “Buon anno nuovo, geometra!” “Grazie, signora Parodi, anche a lei e famiglia!” “Geometra! Tante belle cose per il nuovo anno!” “Grazie, signor Passalacqua, anche a lei e famiglia!” “Buona fine e buon principio, geometra! Dove trascorrerà San Silvestro?” […]
Sono una Albatros, anche se per voi le femmine, e non solo della mia specie, non esistono. Le donne poi le considerate solo per violentarle o ucciderle. Chiamatemi Diomeda. Vivevo a Nord col mio compagno Luxen e avevamo due figli. Un giorno di burrasca una forte ventata lo scagliò insieme a Thers e Vantis contro […]
Lui si chiama Antonio: ha cinquant’ anni, ciglia folte, capelli scuri, naso corvino e sopra i tratti marcati del viso, una barba incolta. «È un uomo strano, scorbutico, solitario», così lo descrive la gente di qui. Sua madre, un’appassionata d’arte scomparsa l’anno precedente al mio arrivo in questo paesino della val Brembana, pare gli diede […]