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Venerdì in versi

Agi Mishòl e la poesia per divenire ciò che si è

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Agi Mishòl

*
Su e giù per la cucina
come un monaco zen in edizione ridotta

un toast in una mano
una foglia di lattuga nell’altra

pretendendo di non sapere
il noto

sognando di trasformarmi
in ciò che sono

 

Agi Mishòl racconta uno spazio quotidiano raccolto, domestico, dove le porte invitano a entrare e non a uscire, è la poetessa del noto, del conosciuto. L’autrice infila versi come fossero collane e le sue perle sono una poltrona, il barattolo dello zucchero, il coltello, le federe, le mutande, il carrello dell’ipermercato. Un mondo poetico a portata di mano, a portata di poltrona perché “nella casa / tutto è raccolto”. Che sia una poltrona o un gradino, una sedia o altro, è il silenzio che invita a guardare, un silenzio condiviso con un amante – “Io e lui tocchiamo ormai la vetta del perfetto silenzio /muti per troppo essere esattamente noi” – o con altri umani – “ma la gente di casa respira come un gregge / dorme nelle sue stanze […]”, – o con un gatto: un silenzio che si interseca con gli eventi “una palma tergicristallo cancella dal parabrezza il cielo”. La poesia di Mishòl è il punto più lontano dall’autocommiserazione e dall’immagine femminile stereotipata, è al contrario è l’esibizione della propria identità e della propria scelta, dell’“essere esattamente noi”. È la poesia che guarda alle cose senza veli, senza illusioni “i miei occhi cacciatori già riposano / nelle nicchie del capo”, dove la realtà è capovolta e i versi puntano allo svelamento, al ribaltamento dell’usuale perché fare poesia è sognare di divenire ciò che si è. Potrebbe sembrare un gioco facile di parole, ma questo intimo e universale poetare altro che non è un integerrimo lavoro pe portare con la parola la realtà a trasformarsi, un ricamo su ferro.

Agi Mishol, Ricami su ferro, Giuntina, Firenze, 2017

ANNA TOSCANO

Vive a Venezia, insegna presso l’Università Ca’ Foscari e collabora con altre facoltà. Scrive per testate, tra cui Il Sole24 Ore e Doppiozero. Sesta e ultima raccolta di poesie è Al buffet con la morte, La Vita Felice 2018, preceduta da Una telefonata di mattina, 2016, Doso la polvere, 2012; liriche, racconti e saggi sono rintracciabili in riviste e antologie; sua curatela di cataloghi e libri di poesie. Ha ideato e condotto la trasmissione radiofonica Virgole di poesia per Radio Ca’ Foscari e racconti sui suoi luoghi del cuore per Le Meraviglie di Rai Radio 3. Per la testata on-line La Rivista Intelligente cura Venerdì in versi. È stata editor per case editrici, lavorato come ufficio stampa; ha collaborato con varie scuole di scrittura e ha fondato “Lo Squero della parola”, laboratorio di scrittura. Come fotografa suoi scatti sono apparsi in riviste, manifesti, copertine di libri, mostre personali e collettive. Varie le esperienze teatrali, tra le quali “Voce di donna Voce di Goliarda Sapienza”. www.annatoscano.eu

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