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Amanti in cerca di Patria

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Illustrazione Stefano Navarrini Amanti in cerca di Patria Paolo Messina

Illustrazione Stefano Navarrini

Abito su una strada di pellegrinaggi, c’è chi va a Roma e chi a Santiago, per motivi religiosi. Altri ci passano per protestare, tirandosi dietro carretti, croci di cartone, trattori. Molti per turismo da pochi soldi: vanno senza una meta precisa. Qualcuno, come tutti i ragazzi, chiede l’autostop. Ci incontrai John, che su una bici pieghevole, senza mappe e solo una bussola, andava verso est. Ci incontrai quello che da Guadalupe andava in Terrasanta: voleva passare dai Balcani, ma lì trovò la guerra e tornò indietro. Io vengo dall’isola dei Feaci e do un passaggio a tutti.
Quei due li vidi troppo giovani e pure malmessi. Lui tossiva ed era inverno. Li portai a casa perché avevano fame. Lei spiccicava qualche parola di francese. Aveva diciannove anni, lui venti, e non sapevano mangiare gli spaghetti. Mi disse che erano di Gerusalemme e si amavano. Lei era israeliana, lui palestinese.
Quando ripartirono li salutai come tutti gli altri: «Che la pace vi accompagni». Non capirono e andarono via.
Mi sentii la mamma di Cappuccetto Rosso.

Immagine Stefano Navarrini

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Paolo Messina

Nasce nel 1960 a Porto d’Ischia in una sera d’aprile. Nel ‘66 la famiglia si trasferisce a Roma. Studia fino alla maturità scientifica, in uno dei più turbolenti licei della capitale negli anni compresi tra il golpe in Cile e il rapimento Moro. Qua conosce la sua compagna di banco e di avventura, Laura. Nel 1980 già lavorano entrambi, ma si accorgono che c’è solo un’estate a vent'anni, perciò comprano una moto, si licenziano e partono in un viaggio che finisce quando finiscono i soldi, tenuti nascosti in un rotolo di carta igienica. Nel 1981 grazie a un concorso fatto ai tempi del liceo Paolo ottiene un impiego presso una grande azienda di servizi a capitale statale. Comprano una piccola casa a Roma, zona Magliana, quella della banda, contando di poter tornare a Ischia appena possibile ma non è possibile. Nel 1991 mantiene la promessa di trasferirsi al mare e va in Maremma. Qui, quando non sopporta più di essere un triste impiegato in un triste ufficio di una triste azienda si licenzia. Ora è titolare di una piccola ma prestigiosa azienda nel settore enogastronomico di qualità tipica e biologica. Da quasi quarant’anni non è sposato con Laura. Paolo Messina ha scritto due raccolte di racconti, stampate in proprio da PC in poche decine di copie, e la raccolta “Interferenze Indiscrete”, tramite il sito “Il miolibro” de La Feltrinelli. ha pubblicato nel 2007 per Il Filo editore la raccolta di poesie “Baci di Arcobaleni Sbiechi”. Del 2011 pubblica su La Rivista Intelligente, di cui dal 2012 è collaboratore stabile.”

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