Talvolta ripenso alle mie domeniche negli anni ottanta, diciamo dai sette/otto ai quindici/sedici anni. Ed erano, indubbiamente, domeniche molto diverse da quelle odierne. I negozi erano chiusi e, quasi a sottolineare la giornata dedicata al riposo, il tempo pareva trascorrere ad un ritmo tutto suo, direi decisamente rilassato. Spesso vedevamo gli amici dei miei genitori, […]
Da Carlo Alberto a Goffredo Mameli
Paura che non torni la luce
C’è questo paesino. Questo paesino piccolo. Questo paesino piccolo in cui, a volte, il tempo pare essersi fermato. Questo paesino con la sua piazzetta. E le sue panchine su cui, dopo cena, gli anziani prendono posto e parlano tra di loro. Ecco, sono anziani, ma non sono mica gli anziani di quando tu eri un […]
Chi non è populista scagli la prima pietra
Gli sguardi dei genovesi attraversano silenziosi la macaja afosa e umida. Sono lampi scuri, palpebre pesanti, acquose iridi cilestrine, pupille di giaietto scintillante, fessure che ti scrutano, spiragli che ti valutano, espressioni torbide, aggrondate, prudenti, preoccupate, sfuggenti, penetranti, ossessionate, astute. Gli sguardi dei genovesi sono cosmopoliti, ombre di gente arrivata, partita, ritornata. Si aprono oltre […]
L’adolescenza, prima. E poi quelle cose che si sono perse, inghiottite nel tempo. Cose di cui, tuttavia, rimangono i ricordi. Il telefono a gettoni al bar, con le cabine telefoniche a seguire, prima coi gettoni e poi con la scheda. Perché a casa era difficilissimo telefonare, non volevi che ti ascoltasse nessuno, figurarsi gli affetti […]