Sapete, io penso una cosa. Il mondo, questo mondo senza una direzione o, se presente, sul pessimo andante, ha una sola possibilità per essere salvato. Quella delle belle persone, quelle che ascoltano e provano ad aiutare. Anche quando non sarebbe affatto scontato. Ecco, sono passati esattamente due anni da questa telefonata. Eppure io l’ho ancora […]
E’ come che avessi tanti figli per strada, sono dodici, come le porte antiche di Bologna. Mi aspettano ai semafori, la sera, al tramonto. Giocolieri, mangia fuoco, equilibristi, acrobati, clown, trampolieri, musicisti, artisti di bolle di sapone, attentamente preparati, inventano giochi di strada, che durano il tempo tecnico di una sosta al mio semaforo rosso. […]
Mia nonna paterna era una donna dell’800. La sua famiglia d’origine fabbricava carrozze. Si chiamava Mustiola, nome desueto dalle mie parti, che nessuno pronunciava con disinvoltura. Mustiola era una santa toscana, patrona di Chiusi in provincia di Siena. Si racconta che alla nonna fu messo quel nome in ricordo di un trisavolo che aveva sposato […]
Faceva scivolare lentamente il dito sul piano di marmo liscio e freddo della consolle, come se con quel contatto scorresse una pellicola immaginaria che si srotolava rivelando i suoi segreti. Accarezzava i contorni degli oggetti perché ne rimanesse sulla sua pelle l’anima, il calore, le asperità. Immaginava la figura snella ed elegante del nonno, che […]
Sapessi com’era strano darsi appuntamento a Milano in un Trani a gogò “Seconda traversa a sinistra nel viale, ci sta quel locale abbastanza per male che chiamano “Trani a gogò”… (1) Chi ha frequentato certi locali a Milano tra gli anni ’60 e ’70, e oggi si ferma, nonostante l’età, a bere un bicchiere di […]
Quando sei forzatamente da solo molte ore al giorno, ti accorgi di quanto spazio hai dedicato agli altri e quanto poco a te stesso. Hai il rammarico di aver sottratto ore preziose all’arricchimento della tua anima, senza il contatto, lo stimolo della presenza di chi avrebbe potuto riempirti l’esistenza. Pensi agli affetti perduti precocemente, ingiustamente […]
<<Ambarabà ciccì coccò tre civette sul comò che facevano l’amore con la figlia del dottore. Il dottore si ammalò… ambarabà ciccì coccò>>. <<Un, due, tre chi è fuori è fuori, chi è dentro è dentro>>. E così si inauguravano i miei pomeriggi nel cortile condominiale, eravamo dieci ragazzini con tanta voglia di giocare. Le braccia […]
Su segnalazione di Roberta Nina Bianchin che ha curato la traduzione dall’inglese Il mio nome è Jack. Ho l’autismo, e ciò vuol dire che mi piace tanto, tanto, tanto programmare le cose. Mi piace avvolgermi nella routine come se fosse una soffice e confortevole coperta. I rumori forti mi rendono nervoso. Non sorprendetevi se ad […]