* Su e giù per la cucina come un monaco zen in edizione ridotta un toast in una mano una foglia di lattuga nell’altra pretendendo di non sapere il noto sognando di trasformarmi in ciò che sono Agi Mishòl racconta uno spazio quotidiano raccolto, domestico, dove le porte invitano a entrare e non a […]
Solo un ramo secondario del sonno, selvaggio e bastardo, allevato alle droghe si prende cura a volte della mia anima. Due esseri abusati a servizio uno dell’altro, consolano quel che ancora va consolato e benevoli nascondono ciò che sanno mettono al mondo sogni dimidiati cerei e senza volto ignoranti di pazienza e cura sciolti già […]
Passeggiate immaginarie e Istanbul 1 È l’ora della mia passeggiata giornaliera in nessun luogo – attorno al poggiapiedi e al salotto. Søren Kierkegaard e mio padre facevano giri immaginari dentro guardando fuori, senza bisogno di viaggiare. A Istanbul non ci sono mai stata – ma sono piena di moschee e traghetti, croci e crociate, un […]
Superba è la notte La cosa più superba è la notte, quando cadono gli ultimi spaventi e l’anima si getta all’avventura. Lui tace nel tuo grembo come riassorbito dal sangue, che finalmente si colora di Dio e tu preghi che taccia per sempre, per non sentirlo come rigoglio fisso fin dentro le pareti. Superba […]
I ghiaccioli Ogni mattina mi congratulo coi ghiaccioli per il loro rigore. Penso che abbiano coraggio, carattere, i loro cuori duri non cederanno mai. Poi verso le dieci, dieci e mezza, sentendo le gocce cadere regolari guardo la grondaia. Vedo attuarsi la solita vecchia storia d’inverno: – i ghiaccioli che piangono le loro […]
PAROLE Ho sempre avuto troppo da dire le parole argute sono conchiglie da oceani sovrani un eterno ricordo versa parole nel corpetto indossale su e giù per le scale forma una collana divertente fatta di parole senti il loro clic quando le infili insieme le sto spargendo dietro il mio ventaglio riempiono i miei occhi […]
ILLIMITATO Come amo la vita attraverso voci che comprendo. E quando il tempo me le stacca odio con incoscienza forse anche Dio, che m’ha data una libertà inconsueta. Certo per questa in ore inesistenti per tutti vivrò priva di freni. È come muoversi nell’acqua e afferrare l’immagine. Tormentosa è la vita che mi nutre. 1948 […]
(10 giugno 1940) Notte o ventre di betoniera senza luce di faro senso di parola doppiando l’ora il passaggio gli steli ciechi della metamorfosi – l’amore postumo l’inguaribile ferita, la discesa lì dentro, al buio – cercando tra folle e altoparlanti nelle piazze del Quaranta il file compresso tra i calanchi – l’istante in bilico […]