DIMENTICARE : Dio asseconda il mio più segreto volere, che io stessa non so, fa in modo che perda gli oggetti, i nomi, il mio passato, quel che avevo creduto di volere, il […]
___Se parlo inciampo in un mucchio di parole logore ___Se penso trovo una traccia ambigua e oscura che mi precede ___Se amo divento nettare per la bocca dell’ape seme in grembo alla terra granello di sabbia nella conchiglia lapillo nel cratere del vulcano ciottolo che in acqua sprofonda con tanti cerchi a perdersi : […]
Poesia d’Amore Alla fine, qualcosa ci farà allontanare. Vorrei sperare in qualche grande circostanza – la morte o un cataclisma. Ma potrebbe anche non essere per niente così. Potrebbe essere che tu esca un mattino dopo aver fatto l’amore per comprare le sigarette, e per non tornare più, o che io m’innamori di un […]
Oggetti : I piccoli oggetti, i piccoli amici-schiavi, che tirano troppo in lungo la vita! Miei cari, vi licenzio in tronco. È più dura forse per me: ma chi monco, chi gobbo, chi spelato da lebbra; e il mazzo di chiavi risputato da ogni serratura. Gli ipocriti inermi! […]
(Dediche) : So che stai leggendo questa poesia tardi, prima di lasciare il tuo ufficio con l’unico lampione giallo e una finestra che rabbuia nella spossatezza di un edificio dissolto nella quiete quando l’ora di punta è da molto passata. So che stai leggendo questa poesia in piedi, in una libreria lontano […]
Nave di migranti Come amido bagnato sguscio via sotto gli occhi della nonna. La Bibbia a lato, lei si toglie le lenti. Il budino s’addensa. Mamma m’ha allevato senza lingua. Sono orfana del mio nome spagnolo. Le parole sono forestiere, tartagliano sulla mia lingua. Vedo nello specchio la mia immagine riflessa: pelle di […]
Goliarda Sapienza, il “discernere nel cadere” Separare congiungere spargere all’aria racchiudere nel pugno trattenere fra le labbra il sapore dividere i secondi dai minuti discernere nel cadere della sera questa sera da ieri da domani Una poesia di Goliarda Sapienza letta da Anna Toscano Le poesie di Goliarda Sapienza hanno aspettato più […]
Fotografia 1948 Ho un fiore in mano forse. Strano. Nella mia vita deve esserci stato un giardino un tempo. Nell’altra mano stringo una pietra. Con fiera grazia. Nessun sospetto per preavvisi di mutamenti, sentore di difese piuttosto. Nella mia vita deve esserci stata ignoranza un tempo. Sorrido. La curva del sorriso, il cavo […]