Carteggio immaginario di gente marginale Tu ci sarai, e sarà questo il ritorno. Anche chi mi ha fatto del male potrebbe essere assolto. Sei stata il sogno più bello, quello che continuo in controluce a sognare, interrotto, di notte, senza la speranza che ci raccontano gli altri, io così sempre lontano dalle parole di tanti, […]
C’è un tempo che i tetti smettono di sgocciolare. Quando il sole scompare dentro una trama di ramaglie magre. Lo seguo. Abbiamo ormai lo stesso sguardo freddo. Ragnatela in immagini cristallo. Rientro nella mia tana. Silenzio. Poi i giri di una chiave ferrosa scuotono la sua vecchia toppa. Rumore, separazione. Dal cielo nero, sorprendenti scattano […]
La città era un continente sul mare. Una terra sospesa e commossa, disperato strapiombo su navi, naufragi e derive di umani. Il negozio di libri dava sulla strada di fronte, due vetrine educate dopo il lungo tornante. Arrampicava ansimante sulla collina abitata, incedeva ostinato contro una secolare fatica. Lui entrò perché aveva bisogno di un […]
Lei non aveva una gran dote, ma la sua dolcezza era unica e rara. Per lui i tempi dell’agiatezza erano un ricordo passato, forse un’invenzione soltanto per evitare i ricordi del vuoto, del futuro che faceva paura. Sapeva però commuoversi ancora e ancora ogni tanto scriveva qualcosa che si faceva apprezzare. Un giorno d’inverno il […]
La ragazza frequentava la scuola per realizzare il suo sogno di diventar Befana e aver titolo a partecipare alla consegna dei doni nella magica Notte del 6 gennaio. L’unica maestra della scuola non poteva che essere una piacente e avveduta signora dai capelli color argento, di nome Vecchia Befana. Terminato il corso di studi Vecchia […]
Ute Lemper è considerata a ragione una delle più grandi interpreti del cabaret berlinese del primo dopoguerra, erede ideale di Marlene Dietrich.La casa editrice Baldini e Castoldi ha recentemente pubblicato un suo libro: La viaggiatrice del tempo – tra ieri e domani. Alla soglia dei sessant’anni ci parla del suo passato, degli incontri più significativi […]
Nell’estate del 1969 tre ragazzi, tre amici di Budapest emigrarono clandestinamente in Occidente: il ventunenne Nikita, protagonista di questo racconto, il diciannovenne Pierre, il narratore, e il diciottenne Gyugyó. Erano noti con i loro soprannomi, come si usava all’epoca in Ungheria, Il Natale del 1969 li colse a Roma. Fecero ritorno a casa, a Budapest, […]
<<Ambarabà ciccì coccò tre civette sul comò che facevano l’amore con la figlia del dottore. Il dottore si ammalò… ambarabà ciccì coccò>>. <<Un, due, tre chi è fuori è fuori, chi è dentro è dentro>>. E così si inauguravano i miei pomeriggi nel cortile condominiale, eravamo dieci ragazzini con tanta voglia di giocare. Le braccia […]