Tutti i giorni, più o meno alla stessa ora. Circa ottant’anni entrambi, lui avanti, magrissimo, basettoni alla Clouseau, pantaloni a scacchi, giacche policrome… di certo bizzarro, di certo un artista. Lei, come a proteggerne la camminata ondivaga e il silenzio, un passo indietro, solida, gli occhi sempre sorridenti, ricci, incoraggianti: ”Che bel sole oggi, evviva! […]
Emerge dal buio e affonda nella luce. Il risveglio è lento, il corpo pesante. Il tepore lo avvolge, stordendolo, i sensi ancora indistinti. Il ticchettio della sveglia gli pulsa neri disegni geometrici nelle pupille. La monotona sequenza di un ronzio auricolare è polverosa come la luce che filtra dalla persiana. Tende le gambe, inarca i […]
Ci sono domande intelligenti e domande sciocche. Domande retoriche e domande capziose, domande imbarazzanti e domande destinate a rimanere senza risposta. Una di queste potrebbe essere, sul modello del famoso “Mi si nota di più se…” morettiano, quella che mi è venuta in mente poco fa. Eccola: “E’ più famoso Che Guevara* o il suo […]
Sei proprio sicuro di andare? Sì. E riprese a girare il cucchiaino nel caffè. Donna Assunta lo guardava con le mani intrecciate, come faceva sempre quand’era nervosa. Ma perché, Giorgio? Quelli sono i tuoi nemici. L’uomo scrollò le spalle. Lui al mio sarebbe venuto. Si alzò da tavola, indossò la giacca del vestito grigio, diede […]
Sto pensando di dire la verità e dato che dico sempre la verità, oppure taccio, e per ora non per sempre, in effetti sto pensando di parlare o di scrivere. Verba volant, come gli uccelli, che pure gli struzzi sono uccelli o i kiwi o le galline, o meglio hanno tutti le ali che di […]
Ordinati, composti, anziani, seduti vicinissimi, si proteggono dal sole romano con un ombrellino blu. Lui canta, intonatissimo ma con un filo di voce, aiutandosi con un tremendo impianto amplificato, vecchie canzoni: anni ’50, anni ’60. Lei gli sta accanto, distinta e ben pettinata. Si amano, lo si capisce al primo sguardo. Sento rumore, bum bum, […]
Le parole gli parlavano. Kerguelen. Il suono delle parole disegnava colori nella sua mente. Kerguelen. Il miele delle sillabe era musica, era poesia, era un’immagine che si formava e si sfaceva con grazia. Kerguelen. Dove poteva aver sentito quel nome così dolce? Gli capitava spesso. A volte era un nome proprio, altre volte un aggettivo, […]
Mia madre in guerra sapeva ridere. E continuò nei decenni successivi. Negli anni sessanta era felice ed io con lei. Tutto era finito e tutto risorgeva. Nei settanta avemmo paura, viaggiare divenne difficile, cercavamo di non pensarci. Guardavamo le valigie, le stazioni erano luoghi in cui non stare. Ma vivemmo lo stesso, con insana fiducia. […]