Ogni bambino dovrebbe avere un libro sul Natale, uno scrigno segreto e prezioso, una magia a cui ricorrere in ogni momento. Racconti, memorie, canti, disegni, poesie di Natale. Io ne avevo uno su Babbo Natale nel mondo. Chi porta i doni assume sembianze diverse a seconda di luoghi e paesi. In Russia, dove la Natività […]
Mi intrigò subito, appena lo vidi. “Permette?” e si accomodò di fronte a me. Sorrisi, con educata e finta indifferenza. Così finta che iniziò subito a discorrere. “Cosa legge?” domandò, ammiccando al volumetto che tenevo tra le mani. Solitamente mi irritano le conversazioni imposte, di circostanza o di abbordaggio. Non quella sera. “Cechov, le novelle” […]
Ogni anno Don Federico ritirava l’“Almanacco della Marina Mercantile A.U.” che gli riservavano alla Libreria Ettore Vram di Trieste, al costo di tre corone. Il prezioso libretto lo si poteva ritirare fin dal mese di ottobre. Così, in una bella giornata di sole, il signore si avviò. Non aveva ancora indossato abbigliamento invernale ma portava […]
Nella primavera del 1945 i bambini fecero un esame di quinta sui generis perché la scuola era bombardata: furono tutti promossi quasi per risarcirli dalla guerra. Alcuni si iscrissero all’avviamento tecnico, altri andarono a lavorare; alcuni, tra cui mia mamma, proseguirono alle scuole medie per prepararsi alle scuole superiori. Le scuole medie erano dure e […]
Era arrivata alla fine della guerra, da Dubrovnik, per scappare dal regime di Tito, ma anche per amore del giovane zio Saverio che quando era stato in missione in Croazia per il Banco di Napoli se ne innamorò. La vide nuotare in quelle acque di cristallo con i suoi bellissimi capelli castano chiaro a incorniciare […]
Vi ho mai raccontato di quella volta che il Re d’Italia mi salutò? No, non c’entra niente il libro Cuore, con quel padre che porta il figlio a veder passare Umberto I° in carrozza per le strade di Torino. Coretti, mi pare si chiamasse. Era un reduce della guerra d’Indipendenza, un vecchio soldato che aveva […]
La vide verso l’imbrunire, rintanata dietro una macchia. Proto, abituato alla caccia, si avvicinò con cautela, ormai l’oscurità avanzava e, anche se fosse stata una preda appetibile, doveva lasciarla andare. Sembrava bella grande, però, Ma’ De Jana sarebbe stata contenta, potevano affumicare carne per gran parte dell’inverno. Peccato, si disse, e tornò alla grotta che […]