Di notte ali d’ombra le foglie del susino cambiavano nel buio l’apparenza così pure stelle e lucciole sciamanti tra terra e cielo Barulli barulli barulli urli e sussurri in etrusco nel grano tra le spighe che si acquattavano Eravamo dentro una sfera scura che a girarla veniva la neve.
Cominciò senza che scegliessimo ugualmente finirà Nello spazio indefinito del tempo siamo stelle cadenti che si squagliano senza rumore per la storia che fa poco caso ai suoi passanti ma nell’eternità breve dell’anima stanno significativi incontri.
Credo che Pistoletto per il suo capolavoro, La Venere degli stracci, si sia ispirato alla massa di panni che mio figlio piccolo abbandona su una sedia, più spesso per terra, in camera sua, sapendo che la forza di gravità impedirà a mutande, maglie, pantaloni, magliette di volare e danzare per l’aere, magari al ritmo della […]
Sappimi dire quel che farai domani Metti il vestito interamente giallo Esci nell’ombra così solare Ci saranno occhi a tappeto E l’ombrellino? A pois Oh Marilyn! Si fermeranno al tuo passare i tram gli scioperi gli sfratti i gatti i semafori la produzione la vecchiaia la pioggia e le parole… cubetti di porfido […]
Animalirica La lepre La lepre non è un animale veloce è un animale calmo, riflessivo. Sono gli altri che la fanno correre: il cacciatore, la volpe la letteratura per l’infanzia. Conobbi una volta una lepre che si chiamava Maria Aveva gli occhiali due cerchi dorati sul naso Stava sdraiata su un’amaca legata tra due quercioli […]