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Critica poetica

Poesie antirughe

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Cosa pensa un calzino steso ad asciugare, perché una nonna salta come una rana di fianco al letto della nipotina, cosa avrà da ticchettare l’orologio biologico, incalzato dai commenti di un utero impaziente e di mille altri impiccioni?
Domande curiose, impertinenti, le cui risposte sono in una raccolta che parla chiaro fin dal titolo: Poesie Antirughe. Piccole liriche decongestionanti, contro il logorio della vita moderna, più efficaci di una crema notte e più salutari di un infuso al carciofo. Un girotondo osservato da occhi femminili. Un microcosmo affollato di suocere invadenti, estetiste come sacerdotesse, uomini con quattro occhi, cose che preferirebbero stare fuori posto ed esercizi di cattiveria amorosa.
Ci sono consigli per le giornate piovose “… porta con te un ombrello a colori/ se non puoi vincerla sfoggia la malinconia…”; parrucchieri demiurghi “… come il mio parrucchiere/vorrei mi trattasse la vita:/ forbici in mano/ e idee chiare/ su come farmi star bene/ malgrado me…”; punti fermi amorosi “Vorrei essere amata/ con molte virgole/ e pochi punti,/ ma significativi,/possibilmente a capo…”; il sesto senso di chi pulisce casa per otto euro e cinquanta “… cosa vede/ la donna delle pulizie/ sotto la polvere e il sofà/ indovina le vite o lucida l’indifferenza…”
Poesie sul quotidiano. Versi che hanno il tocco lieve e intenso di un abbraccio, pongono quesiti e svelano segreti, strappano sorrisi e inducono al pensiero. Delicati come bolle di sapone, danzanti, decisamente pop. Adatti anche alle pelli più sensibili, da leggere in tutta sicurezza.

Poesie antirughe di Alessandra Racca 
Neo Edizioni

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