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Musica

Crapa pelada Una canzone ribelle

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“Crapa pelada la fà i turtei
Ghe ne dà minga ai soi fradei
Oh! oh! oh! oh!”

Non credo ci siano molti dubbi su chi fosse nel 1936 la più famosa “crapa pelada” d’Italia, quando Gorni Kramer compose la musica di questa canzone. Insieme all’Orchestra Circolo Ambasciata Milano composta da Aldo Rossi (sax alto e clarinetto), Ubaldo Beduschi (contrabbasso), Giuseppe “Pinun” Ruggeri (batteria), Luciano Zuccheri (chitarra), Romero Alvaro (pianoforte e violino), Luigi Mojetta (trombone) Nino Impallomeni (tromba), Virgilio Marzorati (violino), il grande fisarmonicista incise una delle più brillanti composizioni del ventennio fascista.
Il ritmo travolgente, l’alternarsi di voci e strumenti dallo swing irresistibile, la musicalità dialettale della filastrocca, il testo allusivo e bizzarro rendono questo fox trot, esilarante, ma anche sorprendente, non tanto per i richiami al brano di Duke Ellington “It don’t mean a thing” o a quello di Albert Ketèlbey “In a persian market”, quanto ai godibilissimi “skat” (imitazione di strumenti musicali con la voce) che sembrano preannunciare le incisioni bop di Charlie Parker e Dizzy Gillespie.
Si sa che il regime fascista aveva bollato il jazz come musica “negroide”e ne vietava la diffusione, ma tra il ’36 e il ’37 le maglie della censura si dovettero allargare. Kramer colse la palla al balzo e così…

Gorni Kramer con Savona Chiusano e Giacobetti

Gorni Kramer con Savona Chiusano e Giacobetti

 

“Crapa pelada la fà i turtei
Ghe ne dà minga ai soi fradei
Oh! oh! oh! oh!
I so fradei fan la frittada
Ghe ne dan minga a Crapa pelada
Oh! oh! oh! oh!”

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ROBERTO CALVINO

Ha conseguito la laurea in lettere moderne, discutendo una tesi in storia della critica d’arte con Maria Luisa Dalai Emiliani. Ha collaborato con Roberto Leydi e Michele Straniero su temi riguardanti la cultura delle classi subalterne. E’ stato corrispondente dall’Italia per “La strada”, rivista pubblicata in Olanda. E’ stato docente di lettere nella scuola secondaria. Principali mostre a cui ha partecipato con lo pseudonimo di Felix Danton o con il proprio nome: Echi Urbani, Amarillo Art Gallery Reggio Emilia 2009; Immagina Arte. Reggio Emilia, 2009; San Quirico D’Orcia. Palazzo Chigi. Demone a ciascuno il suo sogno, 2010; Cortecce e Simmetrie. Sestante, Gallarate 2011; Carù. Parole suoni immagini. Riflettere. Sacrestia della chiesa monumentale di San Marco, Milano, 2012; Rive gauche/ droit en Anniviers, Festival dédié à la photographie d'auteur et de montagne. Grimentz, 2012; Da legno a segno " Spazio Ostini, Cuirone, 2014; 15 ème festival européen de la photo de nu, " Corps et texte ", Arles, 2015; Dalle parole alle immagini, dalle immagini alle parole, Gallarate, spazio Carù Museo Maga, 2017.

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