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da 1 a 18, conto dentro di me

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Guarda quanta gente eppure c’è silenzio.
Io sono quella in piedi sulla sinistra, vestita di scuro.
Vorrei gridare “basta” ma non posso, si procede.
“No! aspettate ancora un minuto, un ultimo sguardo”
– ti prego fagli aprire gli occhi, fallo scappare –
Ecco, si inizia… uno… due… tre…quattro… cinque… sei… sette… otto… nove… dieci…
undici… dodici… tredici… quattordici… quindici… sedici… diciassette… diciotto.
Conto dentro di me, per non far capire a chi mi è vicino cosa sto facendo.
Ogni numero è doloroso come una coltellata. Probabilmente lo è di più.
Che ore sono, quanto tempo è passato? Mi scendono lacrime.
E’ un suono sordo, sono momenti interminabili, non parliamo ma lo fanno per noi i nostri occhi.
Diciotto, è finita. Diciotto viti a forma di rosellina hanno sigillato per l’eternità, nella sua piccola bara azzurra, un bambino di 10 anni.
Mio nipote.  

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Simona Ciccioni

Studi di marketing e una grande passione per il mondo della moda, dal quale proviene e nel quale lavora. Sentimentale "al punto giusto" amo scrivere e vede il bello ovunque. Confusa e felice, come mi descrivo sempre, sorridendone. Due i pensieri che ho fatto miei, nella vita: "sono un clown, colleziono attimi" e "amo vivere, non sopravvivere". Ultimo, ma non ultimo, mamma di uno splendido bambino che mi sta insegnando a crescere

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