Presi coscienza dello stato in cui mi trovavo. Sentivo un peso addosso che si faceva via via più leggero. Io ero più leggero. Intuivo gli atomi del mio corpo che, man mano, si disunivano e si scindevano diventando altro. Era buio e non riuscivo a vedere ma sentivo, avvertivo. Gli altri quattro sensi erano amplificati […]
All’alba, nell’incertezza sospesa tra il buio e la luce, aspetto di nuovo l’arrivo del giorno. Quello che vedo è un orizzonte esitante, brevemente sospeso tra il cielo e la terra; poi tutto scorre, riprende, emerge dal mondo la durezza abituale delle cose di sempre. Forse Dio ha un occhio penetrante e tagliente, distingue tra cose […]
Traduzione e commento di Giovanna Nuvoletti. Immagine e scelta musicale di Aglaja “Mi spaventa avere un Corpo – anche avere una Mente – totale – precario Possesso – Proprietà involontaria. Patrimonio intestato a capriccio a una Erede innocente – Regina un attimo d’Immortalità – e con Dio per Confine”. E se lo dice lei. Emily. […]
Poche parole, nessuna invenzione: sono le quattro di notte, non riesco a dormire. Fuori dal sonno, dai sogni abituali, le parole son niente se non hanno da significare qualcosa. È troppo grande e sfuggente questo universo in cui ci troviamo: non può aiutare la scienza, non ci rassicura il futuro. Nei pensieri che suggerisce la […]
Eraldo non era un tipo religioso. Così, quando si ammalò (e sembrava a tutti che non ci fosse più niente da fare per lui), pensò subito che il suo viaggio stava finendo per sempre e che non ci sarebbero state alternative. Il suo momento arrivò, in un giorno come tutti gli altri, per fortuna senza […]
Mi chiamo Pasquale, sono un cupido di seconda categoria. Lo so, il nome non è tra i più accattivanti – ma è quello che mi diedero i genitori. Il Signore Dio nostro, 500 anni fa, quando suonai alle porte del paradiso, decise che avrei continuato a chiamarmi così. Sono di seconda categoria perché con arco […]
Pregare. Io lo so come si fa. Ora te lo spiego. Va bene anche una chiesa. Magari non una basilica possente, ma una chiesa qualsiasi, quasi vuota. Lì, trovati un angolino tranquillo e ascolta, piano. Pensa alle tante persone che, prima di te, davanti a quella santa circondata di rose di plastica, hanno pianto e […]