Fenomenologia del piropo Lo ammetto. Sarà perché vanno tutti dallo psicanalista e sono abituati a raccontare, ma gli argentini con le parole ci sanno fare. Di più: costruiscono situazioni narrative e dialoghi che avrebbero fatto invidia a Nora Ephron. E ti fregano come ridere. Se poi sei una scrittrice e ti innamori della scena prima […]
Franz, è proprio a te che mi rivolgo. Non a Joseph K. Parlo proprio con te che hai scaraventato lingua, stile e letteratura tedesca tutta giù per la rupe Tarpea. Addio lunghi periodi inaccessibili, dove le participiali si avvinghiano alle gerundive, del tuo collega Thomas, quel Mann severo di Lubecca. Ciao ciao alla complessità di Robert, […]
Leggete in filigrana, accostate il foglio al lume, affinché il limone si riveli. E scorrete ancora e ancora, ogni volta lo sguardo più destro. Scatenate coltelli giapponesi, sfilettate le lamelle dei ricordi; se, come me, non sapete trifolare, ingollatele crude, è anche più efficace. Il dettaglio si dilata solo con l’inclemente frammentare, allora davvero scuoia […]
L’altra notte, in tv, sono incocciata per caso in un film strano, polacco, coi sottotitoli in italiano. Un paese di campagna, gente vestita anni ‘50. Era già cominciato. Mi ritrovavo, esausta, dopo ore spese su FB e Twitter, sempre al servizio della Rivista Intelligente. Infine, mi ero abbandonata a un pigro zapping quasi disperato. E […]
Affronti una curva a gomito. poi, per un po’, vai a braccio. nel frattempo una mano lava l’altra. magari riesci a vendere la pelle dell’orso, ma tieni il piede in due scarpe. improvvisamente ti accorgi di avere il latte alle ginocchia e allora metti le gambe in spalla. larga. tutti ti dicono che hai le […]
Forse sono stufa delle parole. ma ci sta anche che loro siano stufe di me. prima pensavo fossero amiche, con le quali giocare. bastava metterle in fila. e obbedivano. poi improvvisamente hanno iniziato a fare di testa loro. hanno sovvertito le regole, litigavano per chi doveva stare davanti alla virgola, dietro ai due punti, a […]
Che mestizia. Nemmeno Orietta Berti con la canzone tratta da “Luci della ribalta” saprebbe descriverla meglio. Un Parlamento attento che parla di cose che riguardano tutti noi, come la crisi finanziaria e forse persino il lavoro e la casa. Nessuno interrompe, sputa o fa le corna, nessuno che gridi a una deputata: “brutta cessa, ma chi ti si […]