Può essere bello lo stesso un mondo che non ha colore che si svigorisce che langue che indossa un vestito dismesso. Ma io vorrei ritrovare il verde mutante del mare il blu da parata d’onore il rosso fiottante del sangue col dolce perverso suo odore. Gabriella Leto inanella una dopo l’altra parole che costruiscono […]
(10 giugno 1940) Notte o ventre di betoniera senza luce di faro senso di parola doppiando l’ora il passaggio gli steli ciechi della metamorfosi – l’amore postumo l’inguaribile ferita, la discesa lì dentro, al buio – cercando tra folle e altoparlanti nelle piazze del Quaranta il file compresso tra i calanchi – l’istante in bilico […]