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Cultura

Feminism

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Il logo della Fiera della editoria delle donne

Feminism. Parola bistrattata, guardata in cagnesco, impronunciabile per i maschi a meno che sia in veste di insulto o disprezzo. Ovvio, il femminismo ha dato consapevolezza alle donne del loro corpo, delle loro capacità, della libertà di essere e decidere da sole. Fare anche una cosa importante e essere riconosciute: scrivere.
E allora Feminism diventa il titolo della prima Fiera dell’editoria delle donne, alla quale hanno partecipato a vario titolo 70 case editrici con un catalogo di tutto rispetto e nomi importanti.
Per tre giorni, dall’8 al 11 marzo la Casa Internazionale delle Donne di Roma ha ospitato i fittissimi incontri che si sono susseguiti a ritmo serrato, presentando libri e vivendo temi di ogni genere, dalle immigrate alla violenza sulle donne con il #MeToo, dall’ecoologia al fantasy, dalla lettura alla memoria.
Con la filiera del libro d’autrice si sono approfonditi i ruoli che permettono la nascita e la divulgazione del libro, si è parlato di librerie, biblioteche, editori, traduttori, riviste. Si è cavalcato come amazzoni tra Jane Austen e Naomi Alderman, Annie Arnaux e Eleonor Roosvelt, Valerie Solanas, Anna Kuliscioff.
Dalla mattina alla sera, le sale, i corridoi, il giardino della Casa brulicavano di centinaia di donne e anche uomini che sciamavano richiamati da un evento o da un altro, parlavano, si confrontavano, si conoscevano. Si respirava aria buona, l’aria della cultura, fuori dai meccanismi delle rassegne librarie italiane dove da una parte stanno case editrici e autori e oltre la trincea il pubblico adorante e acritico sospinto dal mercato.
Ci è riuscita magnificamente Anna Maria Crispino (con il supporto di Maria Palazzesi, Giovanna Olivieri e Stefania Vulterini) direttrice di Leggendaria e editor di Iacobelli, a fare di questa Fiera dell’editoria delle donne un luogo di vero ascolto e di vero dialogo.
Chi è venuta era interessata a un programma multiforme e intenso, costruito con sapienza, e chi ha parlato ha messo a disposizione la sua professionalità e il suo sapere, così sanno fare le donne quando vogliono. Edificano relazioni, si aprono al nuovo, producono cultura. Ci auguriamo che la prima edizione sia seguita da altre, la Fiera dell’editoria delle donne è già ormai appuntamento irrinunciabile.

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VALERIA VIGANO'

Nata a Milano nel 1955, vive tra Roma e Capalbio. Scrittrice e giornalista, docente di scrittura creativa. ha pubblicato Il tennis nel bosco (Theoria ), Prove di vite separate (Rizzoli ), L’ora preferita della sera (Feltrinelli), Il piroscafo olandese (Feltrinelli), Siamo state a Kirkjubaerklaustur (Neri Pozza) La Scomparsa dell’Alfabeto ( Nottetempo). Ha scritto per il teatro e la radio. E’ consulente editoriale e traduttrice. Chief Editor LRI.

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