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Il borgo libreria, Bécherel

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Una libreria di Bécherel

 

Ho una libreria a Bécherel, in Bretagna; non sono nato qui, mi ci sono trasferito da diversi anni.

Volevo uscire dal mondo e mi sono ritrovato a Bécherel. Non potevo che fare il libraio, qui si commercia solo libri, tutto il paese vive di questo. Aperta la libreria mi rendo conto che nel paese la gente è strana. Vengono al mattino le signore per fare la spesa e sono molto esigenti. La signora Polette, per esempio, si nutre soltanto di volumi antichi e mi rimprovera spesso di quello che le vendo. Mi dice che la sua salute ne risente e che se continuo così cambierà fornitore. La signora Claudine, con un cappellino in testa, ogni mattina cerca libri sulle piante, dice che il suo medico le ha consigliato una dieta vegetariana. Lei non ci crede molto, ma da quando ha obbedito al dottore si sente meglio.

Il signor Depuis prende tutto quello che gli va, certe volte anche gialli e nemmeno d’autore. Mi dice che di qualcosa si deve pur morire, lui è molto simpatico. Una volta mi ha confessato che ha avuto il coraggio di mettere un giallo nel mezzo a un volume di Voltaire, non una copia originale certamente, ma un’ottima riproduzione. Depuis ride sempre e dice che i miei libri sono più teneri dei miei concorrenti. Poi con l’età e meno denti si apprezzano di più.

Il signor Bernard, invece, è molto più taciturno e ombroso, entra nella libreria e guarda soltanto. Spesso prende in mano un volume, lo soppesa, lo liscia, lo sfoglia e lo rimette al suo posto. Quasi sempre scuote la testa, saluta e se ne va. Depuis mi ha detto che Bernard non si fida di nessuno, si è fatto un orto dietro casa dove coltiva soltanto libri rosa, convinto com’è che la mancanza di lieto fine possa far male.

 

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