Caricamento

Digita la ricerca

Cinema

Io e lei: un normale amore lesbico

5.887 visite

Margherita Buy e Sabrina Ferilli in una scena del film

Lei e lei.
Marina, ex attrice ora donna in carriera che non nasconde la propria omosessualità.
Federica, architetto, già sposata, poi divorziata, con un figlio grande, che invece si considera ancora etero benché conviva da cinque anni con Marina.
La regista Maria Sole Tognazzi indaga sul rapporto tra le due donne, i differenti lavori e le rispettive famiglie per raccontare una storia di coppia, in cui il fatto che le due componenti appartengano allo stesso sesso diventa, nello sviluppo della trama, quasi ininfluente.

Tenerezze, complicità, litigi, gelosie sono raccontate senza alcuna pruderie o compiacenza agli stereotipi e le difficoltà che Marina e Federica incontrano nel loro ménage sono universali. Anche se, ed è questo su cui insiste la regista nel delineare i due differenti caratteri, Marina ha fatto coming out da un pezzo, mentre Federica inciampa sui propri sentimenti e teme ancora il giudizio degli altri.

Nonostante l’andamento un po’ troppo da sitcom e una concessione-omaggio a suo padre e al suo “Vizietto” (anche qui c’è una buffa figura di cameriere gay), il film della Tognazzi è ben fatto. La sceneggiatura scritta insieme a Francesca Marciano e Ivan Cotroneo, sebbene indugi su figure macchiettistiche come quella dell’ex-marito di Federica, un Ennio Fantastichini davvero insopportabile con le sue misoginie da maschio mediterraneo, riesce anche a disegnare con precisione i due diversi ambienti da cui provengono le due donne. Quello radical chic di Federica e quello borgataro di Marina. E soprattutto spacchetta il tema dell’omosessualità femminile, trattandolo con rispetto ma togliendolo dalla nicchia, riuscendo forse a sensibilizzare un pubblico più ampio.

Le due protagoniste, Sabrina Ferilli e Margherita Buy sono bravissime. Ma mentre da Buy-Federica te lo aspetti, fragile e insicura come in tutte le sue interpretazioni, la Ferilli-Marina è una sorpresa. Pure lei, a pensarci, recita se stessa: forte accento romanesco, look aggressivo, sexy, sorniona e sinuosa come il suo gatto, Bengala.

Con la differenza di essere, nel film, una donna che ama con passione un’altra donna. E che rivendica la sua scelta a fronte alta, con orgoglio, incurante del mondo e delle sue ipocrisie.
Io e lei. (Regia di Maria Sole Tognazzi – Italia 2015)
Tags:
COSTANZA FIRRAO

Nata a Bari nel 1953, è sposata e ha due figli. Vive a Milano dal 1990. Collabora negli anni ’90 alle pagine culturali di alcuni quotidiani locali ed è stata traduttrice dal francese per riviste bilingue. Ha curato vari siti e blog. E' appassionata di cinema e letteratura.

  • 1

Ti potrebbe piacere

Lascia un commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *