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Cinema

La casa dei libri

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Hardborough, una sperduta cittadina dell’Inghilterra orientale, alla fine degli anni ’50. Florence è una vedova di guerra e, amante della lettura, decide di aprire una libreria nella Old House, l’edificio più antico del paese. A fatica riesce a ottenere un prestito in banca e finalmente, con aiuti di fortuna e tanta buona volontà, riesce a realizzare il suo sogno.
La sceneggiatrice e regista catalana, Isabel Coixet, i cui soggetti hanno sempre avuto come protagoniste le donne e le loro problematiche, traduce in pellicola il libro di Penelope Fitzgerald, “The bookshop” (1999), e ne trae un film delicato e attento in cui mette a fuoco la società dell’epoca e il suo avvizzito perbenismo. Cene eleganti in cui predominano il chiacchiericcio e il pettegolezzo, la cultura confinata a mero espediente per accrescere prestigio e potere: Florence, a parte l’appoggio di un vecchio signore e di una bambina determinata, avrà ben presto tutti contro. C’è un filo rosso che lega letteratura e cinema al femminile e “La casa dei libri” ne è un ottimo esempio.
Diretto da una donna, tratto dal romanzo di una donna, protagonista una donna timida, non bella né appariscente, ma combattiva e coraggiosa, interpretata dalla bravissima Emily Mortimer. In una libreria non ci si sente mai soli – dice Florence – accarezzando il dorso dei volumi mentre li sistema negli scaffali etichettati a seconda del genere: poetry, travel books, novels, historical fiction… e, davanti allo schermo, ti sembra di essere lì con lei, con lei sfogli i libri e aspiri l’odore buono della carta fresca di stampa. Un film che non vuole compiacere né banalizzare situazioni complesse e in cui, data l’epoca, il femminismo militante era ancora da venire. Ma il personaggio di Florence, che non si arrende di fronte alle ingiustizie e alle convenzioni e che fino all’ultimo combatterà per i diritti suoi e di tutte le donne (anche quelle in crescita come la bimba che l’aiuta in libreria), è emblema di coraggio e autenticità al femminile.
Miglior film spagnolo, vincitore di 3 premi Goya
La casa dei libri di Isabel Coixet – Spagna/Gran Bretagna/Germania 2017
La libreria di Penelope Fitzgerald – Ed. Feltrinelli (La memoria)
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COSTANZA FIRRAO

Nata a Bari nel 1953, è sposata e ha due figli. Vive a Milano dal 1990. Collabora negli anni ’90 alle pagine culturali di alcuni quotidiani locali ed è stata traduttrice dal francese per riviste bilingue. Ha curato vari siti e blog. E' appassionata di cinema e letteratura.

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