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La ragazza con l’orecchino di perla

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Il capolavoro di Jan Vermeer

Un robino di 44×39 cm. Bianco, giallo, azzurro, nero. Perla. Un faccino ingenuo ma silenzioso, incuriosito ma serio, sorpreso ma fermo, puro ma scrutante, morbido ma presente, elegante ma semplice, luminoso ma segreto. La testa ruotata, la bocca dischiusa, lo sguardo rivolto. È monacale e seducente, immobile nei secoli, folgorata nell’attimo. Chi l’ha vista non potrà mai dimenticarla. Non si dimentica solo perché è famosa, si imprime perché è stupefacente. La sobrietà e lo splendore, l’attenzione e il candore, il brivido del turbante, la sospensione della grande perla. Chi ricambia il suo sguardo ha un fremito, chi la osserva a lungo sente il brivido della bellezza lungo la schiena. La luce la imbianca, la luce del Nord rischiara le labbra rosse e fa ombra del suo paffuto, piccolo naso. Niente orpelli, nessun barocco, nessun dramma. L’essenza. Questa è la vita.

Ragazza col turbante, J. Vermeer. 1665. In mostra a Bologna,
Palazzo Fava, dall’ 8 febbraio al 25 maggio 2014

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VALERIA VIGANO'

Nata a Milano nel 1955, vive tra Roma e Capalbio. Scrittrice e giornalista, docente di scrittura creativa. ha pubblicato Il tennis nel bosco (Theoria ), Prove di vite separate (Rizzoli ), L’ora preferita della sera (Feltrinelli), Il piroscafo olandese (Feltrinelli), Siamo state a Kirkjubaerklaustur (Neri Pozza) La Scomparsa dell’Alfabeto ( Nottetempo). Ha scritto per il teatro e la radio. E’ consulente editoriale e traduttrice. Chief Editor LRI.

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