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LA STRATEGIA DEL MI PIACE SU FACEBOOK

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Illustrazione Stefano Navarrini ©

Mi piace, ma non metto mi piace così non capisce che sto stalkerando.

Mi piace, ma non metto mi piace perché quello che ha detto avrei voluto dirlo io. Perciò vaffanculo e sprofonda nell’oscurità della TimeLine.

Mi piace, ma non metto mi piace perché non voglio dargli visibilità.

Mi piace, ma non metto mi piace perché non ha mai messo mi piace al mio post di Lilly mentre allatta i suoi gattini né al video del mio cane Asganaway quando faceva le puzzette; neppure ai miei selfie al tramonto durante l’aperitivo fashion. Di possibilità ne ha avute e adesso vaffanculo.

Mi piace, ma non metto mi piace perché non c’è nessun mi piace al suo post. E io non voglio passare per scemo/a.

Mi piace, ma non metto mi piace. Chi si crede di essere ‘sto/a stronzo/a!? Che pensa di avercelo/a solo lui/lei, Facebook?

Mi piace, ma non metto mi piace perché non ho capito che ha detto.

«Mi piace» ma non metto mi piace perché dopo la mia ragazza se ne accorge e mi scartavetra le palle con mille domande e la prima sarà: «Non negarlo, ho visto che hai messo mi piace. Confessa: allora ti piace!?».

Mi piace, ma non metto mi piace perché non voglio che mi superi nel numero di “mi piace”.

Mi piace, ma non metto mi piace: non posso mica dare soddisfazioni gratuite al primo che passa?

Mi piace, ma non metto mi piace perché questo secondo me è di Forza Italia/Comunista.

Mi piace, ma non metto mi piace perché il mi piace non significa niente. Ciò che è importante è il contenuto e chi corre dietro ai mi piace è malato, come quello che si fa i selfie.

Ma oggi dove stanno tutti? Nessuno che legga e approvi con un mi piace ciò che ho scritto. Che cazzo! Su ‘sto Facebook le puttanate ricevono più mi piace delle cose serie.

Ah, ottimo, una notifica, ho un mi piace al post. Tu, amico, sì che capisci. BRAVO!

 

[Se ne ho dimenticato qualcuno un’anima pia di passaggio può lasciare il proprio suggerimento qui sotto. Grazie per la collaborazione]

 

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GRAZIANO PETRUCCI

Laureato in Giurisprudenza alla Federico II di Napoli è iscritto all’Ordine degli avvocati. Giornalista pubblicista, si è perfezionato con un master a La Sapienza in «Geopolitica e sicurezza globale» e ha frequentato il master in «Intelligence e Sicurezza» presso La Link Campus University di Roma. Cura la rubrica «Caffè Scorretto» per il quotidiano di Ischia e Procida "Il Golfo". Componente dell’associazione “Studi Tradizionali e filosofici Raimondo Di Sangro” di Napoli che si dedica allo studio delle civiltà del passato per una migliore conoscenza del presente. Di solito anticipa gli altri ridendo di se stesso.

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