Minestra funghi, pollo e castagne

Attendete un pomeriggio freddo, se ventoso anche meglio, che sia adatto a una zuppa calda e andate a fare la spesa.
Ricordate la borsa di tela.
Comprate: busta di funghi secchi e/o surgelati (sì, anche freschi, ma nel caso non saprei spiegare come pulirli), castagne cotte al vapore, un petto di pollo, un porro, una bottiglia di un buon vino rosso corposo, prezzemolo, una testa d’aglio. Bene.
Adesso mettete a bagno, o sgelate, i funghi, poi sorridete ricordando la barzelletta di Un funghetto trallallà (e ricordatela anche a me), tagliate il porro a rondelle, il petto di pollo sfilacciatelo sottile e le castagne tagliate a pezzetti.
Versate mezzo bicchiere di vino a temperatura ambiente (interno, ovviamente) e bevetevelo. Non c’è niente di meglio per predisporsi a cucinare una minestra.
Visti gli ingredienti suggerirei una musica jazz di sottofondo.
Assolutamente no pezzi latinoamericani.
Fate appassire il porro con poco olio, aggiungete funghi, pollo e castagne e attendete qualche minuto.
Nel frattempo versatevi e bevete altro mezzo bicchiere di rosso.
Ora aggiungete un litro di acqua, abbassate la fiamma e lasciate andare.
La testa d’aglio? Non serviva per questa minestra, ma è sempre utile averla in dispensa.
Rabboccate il bicchiere vuoto, agguantate il telefono, sistematevi comode comode e telefonate a un’amica.
La zuppa dovrebbe essere pronta al termine della telefonata se avevate sentito l’amica il giorno prima.
Se invece non vi parlavate da giorni, meglio ricordarsi di spegnerla dopo mezzora (la zuppa, ovviamente).
Ecco fatto.
Quando servite, aggiungete una spolveratina di prezzemolo tritato.
E finite la bottiglia.