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Concorso letterario ellerì Racconti

Notte

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Illustrazione Aglaja ©

Si svegliò in piena notte, con la consapevolezza di essere abbracciata da dietro, con quel ben noto respiro, tiepido e regolare, sulla nuca. Sì svegliò appena e si sentì felice, protetta, coccolata e piena di gratitudine per quella bella casa e per il suo amore che la stringeva delicatamente.
Poi sorrise, pensando che lui la stava abbracciando dal lato sinistro del letto e non dal destro e che, probabilmente, era tornato dalla puntatina in bagno così assonnato, da essere salito dalla parte sbagliata.
Quanta serenità poteva dare un solo abbraccio, un profumo, un alito?
Non riuscì a rispondersi perché, ancora assorta in tanta beatitudine, allungò le gambe per stiracchiarsi e avvertì col piede un corpo freddo e immobile.
Sul lato destro.
Una risatina sommessa, la presa più decisa e lo schiocco del suo osso del collo, tutto in pochissimi secondi.
Forse non se ne rese conto.
Forse morì felice.

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