Evviva, vengono a trovarci a Genova ─ noi abitiamo a Genova ─ i cugini di Livorno! Annesso cuginetto Enrico Maria, sette anni anche lui, come me. Lui buono, però. Educato, gentile, rispettoso. Campione. Primo Classificato in Corsa Campestre a San Severino sulle Apuane. Diploma ai Campionati di Tuffo della Piscina Comunale di Marina di Grosseto. […]
Conobbi Alfonso Gatto (1909-1976) negli ultimi anni del liceo. Frequentava abitualmente la casa del mio fraterno amico Umberto Schettino Nobile, nipote del famoso trasvolatore del Polo Nord, i cui genitori erano del poeta altrettanto amici. Gatto era allora poco più che cinquantenne e appariva a noi adolescenti un vecchio stravissuto: sigaretta accesa e pendula […]
Aveva solo 33 anni, l’età e il sorriso aperto delle nostre figlie, delle nostre sorelle. Si chiamava Gisela Mota ed era appena stata eletta sindaco di una cittadina messicana, Temixco. Faceva parte del Partito Rivoluzionario Democratico, l’aveva giurata ai narcotrafficanti, ai vari cartelli della droga che da sempre si contendono il territorio. Nonostante le numerose […]
Il matrimonio ben riuscito tra La Rivista Intelligente e il Premio teatrale Aenaria ha fatto nascere, a Ischia, il Premio Aenaria per la Drammaturgia Intelligente. Il Premio è tenuto a battesimo da me, Corrado Visone, ed è stato ideato per favorire e diffondere la ricerca di una scrittura teatrale capace di cogliere, con intelligenza, […]
Sono ritornata in Francia pochi giorni dopo gli attentati del 13 novembre ed ho avvertito un’atmosfera cupa, pesante: un’atmosfera di guerra. Questa però è una guerra nuova, diversa da quelle che conosciamo attraverso le pagine dei libri di storia. É una guerra che c’è ma non si vede, se non all’ultimo momento, quando viene […]
Io lo odio il capodanno. È il giorno dopo il 30 dicembre, il più spaventoso anniversario della mia vita. Riempio i bicchieri bolliciosi di stupide lacrime. Dal 1966. Sto in mezzo alla gente festante e abbaiante, perché la solitudine e il silenzio mi spaventano ancor di più. Ma odio tutti quelli, lì, che ridono, ballano […]
Da quella volta il rapporto con i miei genitori migliorò. Io, comunque, ogni tanto per precauzione glielo dicevo che gli volevo bene! Dicevo: «Siete le persone che amo di più al mondo!». E loro sorridevano felici. Le vacanze di Natale trascorrevano serene tra i miei giochi, i miei piccoli doveri, i miei sogni di bambina. […]
Era un vicolo cieco come tanti, un angusto retropalco della Galleria Umberto con cornicioni e bugnati posticci insudiciati dalla penombra. Qui avevano la loro tavola calda le due vecchiette. Papà mi ci portava qualche volta. L’antro era rischiarato dal neon sulle pietanze nella vetrina del bancone, rossi vermigli e verdi tumidi, colori tanto vivi quanto […]