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Racconti

San Giuseppe aveva un camion

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Foto Enrico Coccioni

Foto Enrico Coccioni

Giacomino ha cinque anni, stringe il suo grosso camion di plastica colorata e guarda il presepe. È Natale, e il Bambino è nella mangiatoia.

«Mamma ma papà è sul camion anche oggi?»

La mamma sta sfaccendando, gli si avvicina e gli regala una carezza.

«Vedrai che torna presto. Hai espresso il tuo desiderio a Gesù Bambino?»

Fa di sì con la testa.

«E non me lo dici cosa hai chiesto?»

La testa dice di no.

«Se lo dico non succede.»

La mamma sorride.

Stella ha otto anni e la sua bambola nuova.

«Mamma possiamo andare a giocare sulla spiaggia?»

«Solo cinque minuti che è quasi pronto. Stai attenta a tuo fratello, che non metta i piedi a mare».

I due escono, attraversano la stradina a sterro e sono sulla grande spiaggia. Corrono. Vicino alla riva qualcosa si muove. Stella si immobilizza, Giacomino corre più veloce. È una ragazza col capo velato di scuro, sta allattando un bimbo piccolo piccolo. Intorno scarpe, vestiti, giacche, tutto buttato a riva. Qualcosa ancora la porta il mare. La ragazza li vede, ha uno scarto di paura, poi li riconosce bambini e sorride.

Giacomino le tende la mano, ma lei parla una lingua che non capisce. È scalza e zoppica vistosamente. Stella scappa verso casa.

«Mamma mamma mamma!»

«Bambini non litigate!»

Giacomino è sulla porta di casa, non bada più al suo giocattolo.

«Mamma guarda! È successo davvero! La Madonna e Gesù Bambino sono venuti a trovarci. Ma pure San Giuseppe c’ha un camion?»

Amina ha un brivido, vince l’esitazione ed entra, stringendo ancora di più la sua piccola Fatima.

Nate donna, fuori dal presepe.

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Paolo Messina

Nasce nel 1960 a Porto d’Ischia in una sera d’aprile. Nel ‘66 la famiglia si trasferisce a Roma. Studia fino alla maturità scientifica, in uno dei più turbolenti licei della capitale negli anni compresi tra il golpe in Cile e il rapimento Moro. Qua conosce la sua compagna di banco e di avventura, Laura. Nel 1980 già lavorano entrambi, ma si accorgono che c’è solo un’estate a vent'anni, perciò comprano una moto, si licenziano e partono in un viaggio che finisce quando finiscono i soldi, tenuti nascosti in un rotolo di carta igienica. Nel 1981 grazie a un concorso fatto ai tempi del liceo Paolo ottiene un impiego presso una grande azienda di servizi a capitale statale. Comprano una piccola casa a Roma, zona Magliana, quella della banda, contando di poter tornare a Ischia appena possibile ma non è possibile. Nel 1991 mantiene la promessa di trasferirsi al mare e va in Maremma. Qui, quando non sopporta più di essere un triste impiegato in un triste ufficio di una triste azienda si licenzia. Ora è titolare di una piccola ma prestigiosa azienda nel settore enogastronomico di qualità tipica e biologica. Da quasi quarant’anni non è sposato con Laura. Paolo Messina ha scritto due raccolte di racconti, stampate in proprio da PC in poche decine di copie, e la raccolta “Interferenze Indiscrete”, tramite il sito “Il miolibro” de La Feltrinelli. ha pubblicato nel 2007 per Il Filo editore la raccolta di poesie “Baci di Arcobaleni Sbiechi”. Del 2011 pubblica su La Rivista Intelligente, di cui dal 2012 è collaboratore stabile.”

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