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Altri animali. Scrittura oulipiana senza o

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In estate si desta una strana specie di animale: il cellularide. Tutte le sere, tra le 19 e le 21, esemplari di questa specie li vedete aggirarsi, passeggiare e discutere al cellulare.
Tradimenti dite? Sì, sì e sì! Sentirete le melense frasi e gli stupidi versi di altri mammiferi, ma anche di uccelli e anuri. E se la mammifera chiede versi inusuali lui si lancia e starnazza similmente a risata di scimmia. Capita che, mentre i tipi al cellulare sian impegnati in siffatti tentativi, una figlia sia nei pressi e senta alluccare in maniera sì brutta e riferisca alla madre che “papà stava al cellulare e rideva che pareva una scimmia”. Capita pure che la mammifera inizi a chiedere di più del parlare al cellulare di sera. E’ facile, par exemple, che chieda di farla finita. Il cellularide cerca di guidare la nave in acque più sicure ma sembra che il maestrale freni la sua esperienza. Inizia dunque a vagare su itinerari fisici e mentali assai ardui per irretire la mammifera circa l’unicità e la diversità della vicenda sentimentale.
In quel mentre passa un cellularide che le stesse identiche frasi ripete già da minuti. In queste sere critiche il cellularide rientra a casa più tardi e più giù dell’usuale. Alla figlia che gli chiede se sia triste, lui muggisce. Sicuramente un’eccellente imitazione di altri animali.

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