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Società

Sesto giorno. I terrestri giocano in borsa

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Oggi è il mio sesto giorno wurtziano sulla terra e finalmente comincio a divertirmi. Per le strade, nei luoghi di riunione e anche nella scatola delle immagini in movimento parlano tutti di un gioco molto spassoso:” Il Gioco della Borsa”. E’ assai simile a quello che facevamo anche noi prima della fine dell’Era del Denaro: “Andiamo tutti a mangiare un’astropizza, l’ultimo che arriva paga per tutti”. Vi ricordate? Finiva sempre per pagare Tontr, quello grasso e stupido dell’ultimo asteroide in fondo a destra. Qui i Tontr sono tantissimi e si riconoscono perché vagano per le strade disperati, spaccando le loro stesse cose e urlando versi simili a quelli del topone di Plutone:
“Ridateceinostrisoldiovefamounculotanto !”
Non mi ero mai fatto tante risate da quella volta in cui abbiamo annusato la polvere cosmica. Ho anche provato a spiegare ad uno di loro che più sono quelli che perdono, più vincono quelli che vincono, ma costui, rispondende al nome di “Er pelliccia” e molto simile all’orango del 14esimo satellite di Giove, mi ha tirato addosso un estintore.
Come fanno i terrestri furbi, cioè quelli che vincono sempre a convincere tutti i Tontr a partecipare ad un gioco in cui perdono sempre?
Innanzi tutto partecipare al gioco è semplicissimo, mentre tutte le altre attività come inventare e fabbricare oggetti sono faticosissime e complicate da regole incomprensibili. E poi al momento giusto intervengono i “Maghi della Finanza”. Costoro, pallidi come gli abitanti del lato non illuminato di Urano, ripetono all’infinito formule arcane come spread, pil, default, in grado di ipnotizzare i terrestri e convincerli a sacrificarsi per loro fino a togliere il pane di bocca ai loro piccoli, affinché il gioco non si interrompa mai.
Ho notato che i Maghi della Finanza indossano tutti lugubri divise grigie o nere con nastri in tinta annodati intorno al collo, molto comodi per procedere al loro strangolamento, ma è assai difficile raggiungerli, perché sono rifugiati all’ultimo piano di edifici altissimi chiamati grattacieli, dispongono di un esercito personale e di veicoli da trasporto veloci, con i quali possono scappare sia via terra, che via mare, che via cielo.
L’inferiorità della razza terrestre rispetto alla razza Wurtz è dimostrata. Bisognerebbe avere pietà di loro ed evitare di prolungare la loro agonia fulminando il pianeta immediatamente, ma vorrei godermi anche la prossima esilarante puntata: “La crisi economica mondiale”.
Saluti wurtziani!

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