Caricamento

Digita la ricerca

Costumi

Vita forzata di una groupie pubblicitaria

3.785 visite

Illustrazione Stefano Navarrini ©

Mattina, interno bagno: seduta sulla tazza del water sto leggendo, ma la mia mente e i miei occhi sono rivolti alla nuova carta igenica Fria Easy, la carta veramente igienica, comprata dopo avere visto la pubblicità dei culetti cantanti, formati dai Felice, l’ironica famiglia di sederi amanti del ballo.
Via, si passa alla doccia quotidiana; è il momento del deodorante Dove, la protezione più efficace e attiva per la pelle. Oltre all’esclusivo quarto di crema idratante, contiene la fragranza Original di Dove per una protezione che dura tutto il giorno. Io a queste povere ascelle, che vengono bistrattate da tutti, ci tengo. Ho scritto loro anche una lettera tenera e dolce per tirarle su, così saranno più felici, morbide e più belle.
Intanto mio marito, “l’uomo Conad”, mi chiama dalla cucina, vado e trovo farina, latte, uova, biscotti, tutto sul tavolo, mi guarda dicendomi con aria estasiata «ecco i prodotti fissi per le nostre amate clienti». Sospiro silenzioso, bacino al volo, si volta e mi ricorda di comprare i prodotti bis. Divorzierò presto e andrò tutti i giorni alla Coop, lo giuro.
Ci vuole qualcosa di dolce per riprendermi: ecco, un Kinder. Apro il frigo, il Kinder inizia a parlarmi, «sei pronta mamma a farti riprendere tutto il giorno?». Chiudo subito. No, non sono pronta: spesa, pulizia, figli compiti e palestra, sai che belle riprese. Forse qualcosa di salato sarebbe meglio, apro la dispensa e trovo la gallina Rosita con una focaccella tra il becco, la prendo, ringrazio. Rosita mi saluta e torna al mulino da Antonio, un po’ imbolsito ma sempre con il suo perché, dove sarà accolta dalla sempre sveglia Angela Finocchiaro che le farà le smorfie.
È ora di vestirmi; i collant li ho comprati da Calzedonia, mi ha servito una donna che era tale e quale a Julia Roberts, una brava commessa. Due gocce di profumo, oggi Dior, mi fa sentire molto Charlize. Non sorridete, ho scritto sentire, non essere uguale a lei, anche se, mamma, uno sforzo in più potevi farlo. Sono pronta per uscire, indossate le scarpe Valleverde ho il piede bucolico. Ultimo sguardo allo specchio, nessun segno di mutandine o reggiseno, sia santificata la Tezenis.
Arrivo alla buca delle lettere e trovo una busta enorme: la bolletta della luce con il canone TV. Accidenti alla mia testa! Mi sono scordata di passare a Edison. La farò prendere dal marito Conad, almeno per cinque minuti penserà ad altro. Ecco, lo sapevo, le chiavi della macchina: sempre, ogni giorno la stessa storia, tanto lo so che accade anche a voi.
Trovate, ho bisogno di una vacanza, magari una bella crociera Costa con Shakira che mi fa da hostess.
Sogna, sai?! Devi andare a lavorare, sbrigati, è tardi! Che sta succedendo? Non ci vedo più dalla fame, mi si annebbia la vista, ci vorrebbe una Fiesta magari la nuova babarum. Solo per adulti, mi raccomando.
Pausa, scusate, sto masticando.
Mica facile la vita di una groupie pubblicitaria!

Tags:
FRANCESCA TURCHETTI

Orgogliosa di far parte della Generazione X in un mondo alla deriva, mi sono buttata sulla scrittura come panacea di tutti i mali. Più che scrittrice posso affermare senza timore di smentita di essere scribacchina, cercando di guardare e descrivere con occhio ironico e distaccato i moti del cuore, la vita difficile, i turbamenti di una vecchiaia che incombe; talvolta riusciendoci, altre volte fallendo in maniera poco onorovole. L'importante è provarci.

  • 1

Ti potrebbe piacere

Lascia un commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Correlate