A mia figlia

A mia figlia
che ha nove anni adesso
e non lo sa che viene da lontano
da me, che a cinquant’anni ho vinto
e ho perso tanto
ma senza eternità
e quasi con dolcezza
sfilando tutti i giorni dall’affanno
con queste mani
e delle stelle
il cielo calmo solo in apparenza.
A lei da cui mi aspetto
che senza scosse
il mondo come un fiume cambi
dolce e lenta, coi capelli neri
ritratto senza fretta di sua madre
di tutta la mia vita, sempre
tutto il mare.

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