Caro Presidente, dimostri nei fatti di non essere comunista! Non ci riservi il trattamento di altre coppie favolose della storia come Ben e Claretta, Pavolini e Doris Duranti, l’eroe della mai abbastanza compianta X Mas Osvaldo Valenti e l’imperitura attrice di Salò, Luisa Ferida. Io mi sento ferida, Presidente, da questi arresti domiciliari […]
Penso che il ballottaggio sia il metodo migliore. È preferibile che – sia pure a seguito di un secondo turno – chi vince lo faccia con la maggioranza assoluta dei voti. E’ preferibile sempre; ma in particolare nelle primarie: perché chi prevale deve uscire il più forte possibile nella successiva, decisiva competizione. Al di là […]
C’è la nebbia, fuori. Una colata di umidiccio opaco che si riversa sulle cose attorno. Non le ricopre, non le accarezza: le ottunde. Ha il suo fascino la prima nebbia di stagione, qua da noi. Arriva come una padrona che torna a casa dopo le vacanze, ha le chiavi di tutte le porte, perché […]
Ieri ho giocato a tennis con Flavio Briatore. Il campo era suo, le racchette e le palline erano sue, anche l’arbitro era suo. Abbiamo pareggiato. Allora lui mi ha detto: «Guardi che così non va bene. Guardi che io sono Flavio Briatore. Guardi che mio figlio si chiama Falco Nathan.» Sono rimasto basito. Volevo chiedere […]
Sono titolare di molte finestre, nessuna mia. Ho una casa e una vita piuttosto affollate, per possedere le quali devo praticare insonnie. Loro dormono, io esisto, vago, mi aggiro, scrivo. Odio il vociare dei passanti, aggressivo, crudele, un vociare romano ormai da tempo privo di allegria, che spezza il filo del dialogo che intrattengo […]
Il mio nome è Henry Edmunds e sono un ingegnere. Lavoro a Manchester come direttore e capo ingegnere in una ditta di apparecchiature elettriche. Sono fondatore, insieme a Charles, mio carissimo amico e collega di studi, del primo Automobile Club della Gran Bretagna. Charles è stato il primo a guidare una Peugeot per le strade […]
La moquette rosa antico. L’immobilità di quella casa all’ultimo piano. Il suono del citofono che precedeva l’arrivo dei pazienti. I passi nel corridoio. Le voci incerte prima di entrare nello studio. “L’altra volta ha dimenticato l’ombrello, glielo lascio qui.” A volte, un rapido e sussurrato: “È arrivato un paziente”, rivolto a me, intenta a colorare […]