Soffia vento, soffia ancora soffia come non hai mai fatto prima soffia adesso, nei giorni stretti di pianura dove il mare è una parola detta a bassa voce perchè il mare fa paura. Soffia vento, soffia via la sorte amara, soffia sulla testa di chi ha perso i suoi capelli il futuro, il primo amore, […]
DOMENICA DI QUARANTENA Mi viene incontro faticosa sebbene il sole sebbene il cielo con passo grave questa domenica ultima prima di quella di Resurrezione (se risorgere ci sarà dato ad una nuova primavera) eppure mi è vitale saperti in questa aria blu non so dove ma non lontano forse accanto batte il tuo cuore bizzarro, […]
Sono stato via sono stato assente in questi luoghi non ritrovo i miei ricordi. Eppure mi piaceva camminare non essere pensare senza dire come un vecchio treno come l’aria sotto il cielo senza che sia a questo necessario sapere di viaggiare.
Qui a questo capoverso una parola e altrove in luogo imprecisato forse nello stesso foglio a strette righe un’altra che potrebbe esserle compagna amica di sintassi, di ragionamento incontro e anche discussione domanda con promessa di risposta magari forse un appuntamento possibile incertezza e fragile speranza come nella vita accade per qualcuno a volte l’esistenza.
Leggiamo, a occhi chiusi leggiamo la linea che la vita per tutti decide più o meno nel caso scambiandoci l’uno con l’altro sbagliando anche il posto d’arrivo la prenotazione l’orario del viaggio da moto remoto a luogo altrettanto lontano. Molto poco nel tempo sapremo cosa mangio stasera che cos’hai nelle tasche domani al più tardi […]
Presi coscienza dello stato in cui mi trovavo. Sentivo un peso addosso che si faceva via via più leggero. Io ero più leggero. Intuivo gli atomi del mio corpo che, man mano, si disunivano e si scindevano diventando altro. Era buio e non riuscivo a vedere ma sentivo, avvertivo. Gli altri quattro sensi erano amplificati […]
Mi siedo, tanto vale. D’altra parte una sala d’aspetto prelude a questo: aspettare. Le pareti sono nude di un color pioggia sincera, non vedo tavoli né piante infiocchettate con trascorsi da inaugurazione. La sala ospita solo me e un’ordinata composta obbediente fila di sedie grigio perla. Intorno un silenzio profondo come di neve. Io sto. […]
Ciò che di assertivo c’è nell’ordine può suscitare quiete e orrore. A guardarsi, anche solo a immaginare di guardarsi, come quando si metteva in posa per un ritratto, il signor K. non riusciva a vedere nulla di bello, si stupiva perfino che qualcuno potesse trovare la sua faccia interessante. Ai lati del naso lungo e […]