Il Che e il suo poster
Ci sono domande intelligenti e domande sciocche. Domande retoriche e domande capziose, domande imbarazzanti e domande destinate a rimanere senza […]
Storia
Mamma, papà, mi racconti una storia? Chi non ha fatto questa domanda, chi non ha sentito più avanti, farsela? Storia, in quella domanda, non distingue fra immaginazione e realtà; ai primordi la distinzione infatti non esiste, pensiamo ai miti. L’importante, nella domanda del bambino, è che il racconto sia ricco, sorprendente, ben recitato. Poi la distinzione si chiarisce e si afferma: la Storia diventa racconto di eventi accaduti e ricostruibili, Ma anche questo racconto è più coinvolgente, più carico di significato se è detto bene, con parole esatte e ritmo accattivante. Anche per raccontare la Storia, la buona scrittura è importante.
L’uccellino
“I se ritira, i se ritira! Se qua i tedeschi! Serève dentro!” Così, nelle prime ore di quel pomeriggio di
Maria Denis, Visconti e mia madre partigiana
Quando Maria Denis -la bellissima regina del cinema dei ‘telefoni bianchi’- morì nel 2004 mia madre Fulvia, che delle sue
Roulette alla Scala
Siamo stati a visitare il Museo del Teatro della Scala. Se vi fossimo entrati fra il 1778 e il 1786,
Ospite o Nemico?
Quando Ulisse naufragò nella terra dei Feaci si chiese : “… povero me, alla terra di quali uomini sono arrivato?
Il busto di Francesco E quello di Philippe
Il mio amico e assai noto ‘causeur’ televisivo d’arte e altro ancora, Philippe Daverio, compare su Wikipedia in paletò di
Fotografia, amore, dolore
Il 12 dicembre 1969 la terza dei miei figli aveva 20 giorni. La notizia della bomba a piazza Fontana arrivò
12 dicembre 1969 Milano-Italia
Era il dicembre del 1969 e mi trovavo a Pescara per completare la preparazione, come aiuto-gerente nei Magazzini UPIM. Il
Pasternak Trotsky e la Ragazza dell’ottobre rosso
«Larissa, comincia adesso l’ora del rimpianto, la morte non è nulla al paragone». Comincia così il lamento funebre di Boris
Orologiaio ebreo anarchico e comunista
La mattina del 25 Maggio 1926, Simon Petliura, capo indipendentista ucraino esiliato a Parigi, fu abbattuto da alcuni colpi