Caricamento

Digita la ricerca

Venerdì in versi

Carol Ann Duffy La poesia che tiene vive le cose

5.095 visite
http://www.tatler.com/the-tatler-list/d/carol-ann-duffy

Carol Ann Duffy

                         I MORTI

 

Sono molto vicini a noi, i morti;
noi in taxi, loro nel carro funebre,
in attesa che scatti il verde.
Gli diamo la precedenza.

 

Così vicini a noi, sconosciuti in televisione;
morti di fame, terremoto, guerra,
kamikaze, tsunami.
Ne teniamo il conto.

 

Dei morti famosi – un fascino doppio –
compriamo la musica, i film, le memorie.
Oh! Elizabeth Taylor che fa Cleopatra
in sgargiante technicolor.

 

A Venezia, scorgiamo i morti
scivolare in laguna al cimitero sull’isola.
Noi galleggiamo in gondola sui verdi canali
e non moriamo.

 

 

“I morti” di Carol Ann Duffy letta da Anna Toscano

__

Carol Ann Duffy scrive una poesia fluida e contemporanea, una sorta di narrazione poetica in cui si diverte a giocare con rime, assonanze, scherzi, con i suoni. L’apparente formalità e compostezza delle sue liriche, spesso strutturate ritmicamente e contenutisticamente occhieggianti alla tradizione – da Virgilio alla poesia inglese – si increspa piacevolmente a parole tratte dal gergo comune o con temi forti. Duffy non si ferma, infatti, alla contemplazione della natura e dei suoi fenomeni, come potrebbe ingannevolmente parere dalla sua raccolta Le Api, ma usa la parola poetica per parlare di impegno sociale, di guerra, di letteratura. La sua poesia più autentica è quella che rifrange l’intimo, laddove la morte, il ricordo, la speranza, l’amore alzano il canto della sua voce. I morti: i morti sono ciò che è sia pubblico sia privato, sono la guerra, la disuguaglianza, la catastrofe, la madre, l’amico, un figlio, il carro funebre sconosciuto nell’altra corsia; ma sono anche i personaggi famosi che acquistano così “un fascino doppio”. I morti sono il privato e il pubblico, il singolare e l’universale, il mio e il tuo, il naturale e l’ingiusto che si incontrano per farci ricordare che noi “non moriamo” finché vi è poesia, “[…] è per me una sorta di magia / che tiene vive le cose in un verso scritto”.

__

Carol Ann Duffy, Le api, Firenze, Le Lettere, 2014

Tags:
ANNA TOSCANO

Vive a Venezia, insegna presso l’Università Ca’ Foscari e collabora con altre facoltà. Scrive per testate, tra cui Il Sole24 Ore e Doppiozero. Sesta e ultima raccolta di poesie è Al buffet con la morte, La Vita Felice 2018, preceduta da Una telefonata di mattina, 2016, Doso la polvere, 2012; liriche, racconti e saggi sono rintracciabili in riviste e antologie; sua curatela di cataloghi e libri di poesie. Ha ideato e condotto la trasmissione radiofonica Virgole di poesia per Radio Ca’ Foscari e racconti sui suoi luoghi del cuore per Le Meraviglie di Rai Radio 3. Per la testata on-line La Rivista Intelligente cura Venerdì in versi. È stata editor per case editrici, lavorato come ufficio stampa; ha collaborato con varie scuole di scrittura e ha fondato “Lo Squero della parola”, laboratorio di scrittura. Come fotografa suoi scatti sono apparsi in riviste, manifesti, copertine di libri, mostre personali e collettive. Varie le esperienze teatrali, tra le quali “Voce di donna Voce di Goliarda Sapienza”. www.annatoscano.eu

  • 1

Ti potrebbe piacere

Lascia un commento

Your email address will not be published. Required fields are marked *