Nel 1937 e nel 1938 Louis-Ferdinand Destouches, detto Céline, già notissimo per i suoi due capolavori del ’32, “Viaggio al termine della notte”, e del ’36, “Morte a credito”, si abbandonò a un vortice di invettive (tratto che caratterizzerà molti suoi scritti successivi) contro tutto e tutti, anche sé stesso, nei due cosiddetti pamphlets antisemiti “Bagatelle per un massacro” e “La scuola dei cadaveri”, trittico che si completerà nel ’41 con la pubblicazione di “Le belle bandiere”.
In un crescendo di “paradossi imprecatori”, parole sue, al fondo di innumerevoli elenchi affabulatori, spesso osceni e scatologici, nelle pagine finali del secondo libro, arriva limpidissima la sua dichiarazione di intenti: contro ebrei ed ebraizzati; massoni; negri; comunisti sovietici; latini e inglesi; per scongiurare il pericolo di una imminente carneficina mondiale, lui auspica l’avvento di una federazione franco-teutonica degli stati ariani d’Europa, con Hitler come redivivo Carlo Magno
Nei suoi virulenti attacchi contro politici dell’epoca, editori, critici, scrittori e luminari (Prout-Proust, Gide, Picasso, Freud, Einstein), l’Autore non lesina nell’uso delle triplici ripetizioni, per irrisione o isterismo:
hi ! hi !… hi !…
hue !… hue ! hue !…
Oh ! Oh ! Oh !
Oui ! Oui ! Oui !…
t’as… t’as… t’as…
Non ? Non ? Non ? Non ! Non ! Non !
Si ! Si ! Si !
Toc ! Toc ! Toc !
Gnières ! Gnières ! Gnierès ! ((5 volte))
Ça ira ! Ça ira ! Ça ira !
dits, dits, dits…
Tous Juifs ! Juifs ! Juifs !
Hear ! Hear ! Hear !
Combien ? Combien ? Combien ?
Ah ! Ah ! Ah !
Capital ! Capital ! Capital !
Cocorico ! Cocorico ! Cocorico !
Racisme ! Racisme ! Racisme !
Oh ! Oh ! Oh !
Mette i brividi. Secondo me si dà troppo credito a certuni, pur se scrittori apprezzati da molti. (non da me)