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Manuale di sopravvivenza

Consigli per Moderne Madame Bovary un po’ Pirla

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Illustrazione Stefano Navarrini ©

 

C‘è sempre un desiderio che trascina, e una convenienza che trattiene (Madame Bovary)

È arrivata l’estate e con essa i colpi di testa delle amiche.
Non quelli che fa il parrucchiere per signore, o hair stylist come si dice ora, ma quei sonori SBANG che nemmeno nei fumetti si trovano più.
E dire che le temperature sono state contenute, come durante le estati anni ’80, quando giugno faceva giugno e la sera si indossava il golfino per uscire.
Ma non importa. Scatta l’ora X, i giornali e i siti iniziano a gossippare sulle nuove coppie della stagione e le mie amiche non vogliono essere da meno: così vai di telefonate fiume, e-mail con faccine tristi, WhatsApp infarciti di cuori spezzati e altre amenità. Non ho ancora capito perché si rivolgano a me, anti romantica per eccellenza sin dai tempi dell’adolescenza.
Quest’anno, però, ho affinato la strategia: prima di dare risposte pongo alcune domande alla Madame Bovary di turno:
1. Vuoi passare Ferragosto a piangere in casa?
2. Vuoi coprirti di ridicolo e mandare all’aria una solida carriera, un matrimonio noioso ma sicuro, un legame semi-decente con figli adolescenti per una storiella estiva con il bagnino di Borgio Verezzi?
3. Vuoi mantenere un mentecatto che ti farà ridere salendo sulla grondaia, come un novello Romeo, ma non ha nemmeno i soldi per pagarsi il bollo dell’auto?
4. Vuoi sentirti dire, a fine vacanza: «Sono un recidivo, ma ti amo di un amore ragionevole?»
5. Tornata a casa, vuoi subire l’embargo del week end, le lunghe attese prima di un sms che non conterrà mai un Ti Amo, anche se glielo hai chiesto in ginocchio venti volte?
6. Nel caso la storia continuasse anche in città:
a) vuoi essere presa per i fondelli FOREVER, perché tanto lui non lascerà MAI sua moglie?
b) vuoi farti un giro sulle montagne russe perenni, con contorno di gastriti, mal di testa, tachicardia e perdita di lucidità mentale fino a data da destinarsi?
OKAY, accomodati pure, anche se non sarà facile trovare posto, visto il sovraffollamento della sala MMBP (Moderne Madame Bovary un po’ Pirla).
Se, invece, volessi provare a giocarla al maschile, ragionando come loro, tradire con rigore e disciplina, mantenere due-tre, anche quattro piedi nelle scarpe, farli passare dalle stalle alle stelle e ritorno in sole due ore, avrai tutto il mio sostegno.
Basta con i piagnistei, al bando i contorsionismi mentali. Occorre tirare fuori grinta, sfacciataggine e un sano amor proprio, unito a un menefreghismo/linearità di pensiero da manuale. Scommettiamo che, alla fine, ti diverti pure tu?

  www.ericavagliengo.com 

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Erica Vagliengo

Web journalist, blogger e writer di Torino. Collabora con marieclaire.it , punktmagazine.it, La Rivista Intelligente. E' direttore responsabile di Scenario. Ha scritto per donnareporter.com, excelsiormilano.com, notenews.it, Oggi7 (il settimanale di Americaoggi). Da piccola si sentiva un mix tra Mary Poppins e Virginia Woolf e la maestra delle elementari le predisse che sarebbe diventata un’autrice Harmony. Non ancora paga si è ulteriormente complicata la vita con la sua alias, Emma Travet, la protagonista del romanzo "Voglio scrivere per Vanity Fair ", edito dalla goWare.

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