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Donne coraggiose

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La copertina di TIME

Ecco la copertina di Time, “la Persona dell’anno per il 2017”. È un intero movimento, le donne “che hanno rotto il silenzio” e dato, finalmente, una spallata efficace a una società patriarcale e misogina, denunciando abusi e molestie sessuali subite, soprattutto, sul lavoro.
Una scelta importante. Il magazine aveva nella lista di nomi un altro simbolo dei diritti umani: Colin Kaepernick, il giocatore di football che, lo scorso anno, iniziò a inginocchiarsi durante l’inno nazionale, in protesta per le violenze a danno, in particolare, della comunità “nera”. Kaepernick, rimasto senza squadra alla fine del campionato, ha continuato la battaglia come attivista, ricevendo diversi premi, come il Muhammad Ali Award, consegnatoli da Beyoncé, che ha ricordato che “combattere il razzismo” non significa combattere contro l’America, ma per un’America più giusta.
Le donne in copertina, fra cui Ashley Judd e Taylor Swift, sono meravigliose: vestite di nero e con volti fieri, drammatici. Nella copertina spunta un particolare, un gomito in primo piano, che non è collegato a un volto, è lì perché simbolo e parte del movimento che sta facendo crollare colonne che sembravano indistruttibili: da Charlie Rose a Matt Lauer, da Weinstein a Kevin Spacey.
Il gomito appartiene a una donna del Texas che ha, come le altre, denunciato le molestie subite al lavoro, decidendo di restare anonima per paura di ripercussioni sulla famiglia: a riprova di quanto sia difficile e pericoloso rompere il muro del silenzio e denunciare. In USA e ancor più in Italia…
Donald Trump, mentendo, aveva detto che il Time lo aveva scelto come “persona dell’anno” e che aveva declinato. Eppure, con la scelta fatta dal magazine, in qualche modo, anche Trump è sulla copertina, con le sue 14 denunce per molestie e abusi sessuali, con il suo appoggio per Roy Moore, candidato al Senato per l’Alabama, accusato da 7 donne di molestie quando erano minorenni, con i suoi attacchi reiterati alle libertà delle donne che hanno fatto sì che le candidature femminili in politica si siano già triplicate.
No, Donald Trump non e stato scelto come persona dell’anno, ma, nella copertina del 2017 c’è la conferma, come ricordò Barack Obama, la sera delle ultime elezioni, che “al mattino tornerà il sole”. Nonostante tutto.

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ANGELA VITALIANO

In un giorno di giugno, mentre sua madre stava per lasciare l’ospedale perché “non era ancora tempo”, decise di nascere e, solo per questione di minuti, non lo fece in ascensore, dimostrando subito che sarebbe diventata una gran rompiscatole. Dopo 18 anni a Salerno, si trasferisce a Napoli per frequentare l’Istituto Universitario Orientale, dove si laurea “con lode”. Con la città e’ amore a prima vista ma anche a seconda e terza. E’ quella, infatti, la città che mette in valigia nel 2007 quando, in maniera folle e sconsiderata, si trasferisce a New York per portare a termine un progetto ambizioso: ritrovare la felicita’. Attivita’ nella quale e’ ancora impegnata a tempo pieno. Felicemente. Giornalista di “inchiostro” e “immagini” e’ grata per l’ospitalità al Mattino di Napoli, all’Espresso, alla Rai, a Gioia, a Grazia e all’Huffington Post USA (in inglese). Ha pubblicato 4 racconti in diverse antologie di autori. E’ sicura che un giorno intervisterà Michelle Obama.

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