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Il difetto di Alessandro Magno

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Alessandro Magno

Il giovane macedone ha bei riccioli e lineamenti regolari. Ha un occhio nero e l’altro azzurro, d’accordo, ma l’eterocromia è un segno del talento, se vogliamo credere agli oracoli, e ai fan di David Bowie.
Peccato che abbia la testa inclinata. Questo sì che è un difetto.
Lo scultore Lisippo non si scoraggia. Invece di raddrizzare il capo, esalta la postura sbilenca, invigorisce la torsione del collo, così lo sguardo del soggetto è rivolto verso l’alto.
Il condottiero ora parla con Dio.
È un successo. Un modello. Tutti i generali saranno ben felici di patire il torcicollo pur di somigliare a lui, Alessandro Magno.
Fa delle debolezze i tuoi punti di forza. Non è il consiglio del visagista, né il mantra del mental coach. È il pensiero di Lisippo, tra i pochi a cui fu consentito di ritrarre il padrone del mondo.

SALVATORE RONGA

Nacque a bordo di un’isola nel golfo di Napoli, Ischia. Sbarcò raramente, così da poter attribuire al rollio ogni tormento esistenziale. Sperimentò varie forme di gastrite. Perse i capelli, ma non perse tempo a raccoglierli. Amò più di quanto i suoi amici sospettassero e odiò molto meno di quanto i suoi nemici avessero creduto. Venne alla luce il 13 luglio 1969 e da allora non fa che scrivere e riscrivere il suo epitaffio.

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