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IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE

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Ve lo consiglio, ve lo consiglio vivamente. Anzi è necessario. Afa, Covid, mascherine, solitudini, assembramenti da evitare, vacanze disastrate, focolai che spuntano ovunque. E’ chiaro che oggi abbiamo, tutte e tutti, bisogno di leggere un romanzo rinfrescante, divertente senza essere fatuo, intelligente pur essendo leggero. La penna di Linda Brunetta, fornita di una punta aguzza e di inattese tenerezze, ci introduce alla storia tragicomica di Sofia, scrittrice divorziata 67enne, colta, disperata e ironica, la cui figlia Ginevra si fidanza con un 70enne – Gustavo, ingegnere, in pensione. Noooooo! Il primo pensiero di Sofia è che il settantenne abbia plagiato sua figlia, facendole credere di essere immortale. Da questo “tragico” esordio, si snoda un intreccio pirotecnico, ricco di sorprese e colpi di scena. Innamoramenti fuori luogo, viaggi in Scozia, pizze coi pomodorini freschi, gravidanze quasi inattese, pensieri spiritosissimi taciuti e inevitabili gaffe spiattellate nei momenti peggiori. Silvia è tutte le radical chic che abbiamo conosciuto e Ginevra è tutte le loro figlie, fanno insieme rabbia e simpatia nella loro saputa ingenuità. Anche gli altri personaggi sono delineati alla perfezione, insieme assurdi e credibili, tanto che sembra di averli conosciuti da sempre; promettono di accompagnarci nella memoria per un bel po’, spuntandoci nella mente, con i loro tic e le loro pene, per evocarci sorrisi tra divertiti e nostalgici.
IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE” oltre a essere la massima filosofica cui tutte, in questo momento della vita, dovremmo affidarci, è davvero il titolo giusto per il romanzo: a ogni pagina incontriamo una novità. Nulla è mai scontato, crediamo di poter prevedere la prossima mossa di Sofia, Ginevra, Gustavo e invece no – i nostri eroi sono capaci di tutto. E la scrittura non delude mai. Che la piacevolezza non inganni – Linda è una vera scrittrice – dietro i petali dei girasoli della copertina sono nascoste delicate profondità e professionalità assoluta. Un libro che vi farà sopravvivere alla difficile estate, e vi aiuterà affrontare il prossimo autunno con più forza, e una lieve patina di cinismo, che non guasta mai.
IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE, romanzo di Linda Brunetta. Ed. Giunti, collana Terzo Tempo. 210 pagine, 13 euro
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GIOVANNA NUVOLETTI

Sono nata nel 1942, a Milano. In gioventù ho fatto foto per il Mondo e L’Espresso, che allora erano grandi, in bianco e nero, e attenti alla qualità delle immagini che pubblicavano. Facevo reportage, cercavo immagini serie, impegnate. Mi piaceva, ma i miei tre figli erano piccoli e potevo lavorare poco. Imparavo. Più avanti, quando i ragazzi sono stati più grandi, ho fotografato per vivere. Non ero felice di lavorare in pubblicità e beauty, dove producevo immagini commerciali, senza creatività; ma me la sono cavata. Ogni tanto, per me stessa e pochi clienti speciali, scattavo qualche foto che valeva la pena. Alla fine degli anni ’80 ho cambiato mestiere e sono diventata giornalista. Scrivevo di costume, società e divulgazione scientifica, per diversi periodici. Mi divertivo, mi impegnavo e guadagnavo bene. Ho anche fondato con soci un posto dove si faceva cultura, si beveva bene e si mangiava semplice: il circolo Pietrasanta, a Milano. Poi, credo fosse il 1999, mi è venuta una “piccolissima invalidità” di cui non ho voglia di parlare. Sono rimasta chiusa in casa per quattro/cinque anni, leggendo due libri al giorno. Nel 2005, mi sono ributtata nella vita come potevo: ho trovato un genio adorabile che mi ha insegnato a usare internet. Due giovani amici mi hanno costretta a iscrivermi a FB. Ho pubblicato due romanzi con Fazi, "Dove i gamberi d’acqua dolce non nuotano più" nel 2007 e "L’era del cinghiale rosso" nel 2008, e un ebook con RCS, "Piccolo Manuale di Misoginia" nel 2014. Nel 2011 ho fondato la Rivista che state leggendo, dove dirigo la parte artistico letteraria e dove, finalmente, unisco scrittura e fotografia, nel modo che piace a me.

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