Come è lento il vento questa sera
come è piccola la vita per ciascuno
ma quanto tempo scorra dentro un uomo
lo sa soltanto Dio che più di noi
sa contare all’infinito.
Sono onde i ricordi dentro il mare
qualcosa si nasconde, a volte appare
l’ombra e l’uomo sono un insieme
che facilmente non si fanno raccontare.
Su ogni strada assorta nel pensiero
la vita resta breve, poca luce
poca cosa
sulla sponda della propria sera
ognuno è stella intermittente
occasionale
verso gli altri discontinuo
nel sottrarre
nel donare.
Sono pietre e sassi i nostri marciapiedi
quotidiani ci ricordano la guerra
il sonno avvelenato della fame
l’infinito è solo provvisorio
esercizio quotidiano
necessario come ricordare.
Poco importa se la distanza non si conta
amarci ancora nella sottrazione
è questo solo che davvero ci fa male.
Sono stato giù nel tempo un pesce
un dente di leone
informe insetto
un fazzoletto sventolato al sole
e già ero stato rocce e pietre
e seme in una terra di confine
tutto ciò che resta abbandonato
senza peso, logorato
come può esserlo nel tempo
il ricordo solo di un soldato.
Nel bruco informe tra le pietre
resta il desiderio delle ali
sul sasso all’origine di un fiume
il rospo mille volte
soffocato.
Con fatica sono diventato un uomo.
Come un ricordo bellissimo quel giorno
si direbbe appartenere a un’altra vita
quando soffiando sino in fondo contro la paura
volai nel cielo appeso a uno starnuto
a un raffreddore
come ancora può riuscire
soltanto a un aquilone
che vola all’improvviso
strappato dalla mano.
Come è lento il vento questa sera
com’è lento
coraggioso
abbandonato
questo amore.