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Il sogno della Liguria

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Giovanni Gromo - Paesaggio ligure

Sono andato a visitare Giovanni Gromo, che non vedevo da anni, nel suo studio di Fregene, dove si è rintanato.

Giovanni Gromo nel suo studio a Fregene

Giovanni Gromo nel suo studio a Fregene

Giovanni è un uomo anziano, va per i novanta e se li porta con fierezza. Resta legato al mestiere di pittore, fedele al suo cruccio visivo, che affastella visioni e memorie, dove paesaggio di Liguria e parafrasi allegorica si incontrano per l’efficacia di una coloritura densa, meditata come il distillato di una parola poetica intrisa di malinconia e di ironiche sferzate, assieme alla sua compagna Anna (oggi non è più) ai cani tanto amati e ad una volpe che sua moglie accudiva come una figlia.
Gromo è stato vicino a Carlo Levi al suo ‘appassionato discorrere’ assieme ad un gruppo di poeti e pittori che fecero scuola ad Alassio nei primi anni Cinquanta: Carlo Cattaneo, Felice Andreasi, Galeazzo Vigano e Guido Ceronetti, l’amico scrittore, acuto e amaro, di cui conserva un incisivo e toccante disegno.
Jean Leymarie, il non dimenticato direttore della Accademia di Francia a Roma dopo Balthus, amava molto il suo modo di sognare ad occhi aperti e con la scatola dei colori sempre a disposizione. Suo grande amico fu l’eccellente maestro d’arte, pittore surreale e visionario, Riccardo Tommasi Ferroni.
Oggi, Giovanni continua la sua perifrasi immaginativa dipingendo metafore formali che trasfigurano ciò che vede in ciò che sente: tutto ci appare come un armonico soliloquio di cui ci si sente compartecipi, dal tono più elegiaco all’improvviso scandaglio allusivo di un mondo interiore, che scava nel profondo…

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DUCCIO TROMBADORI

Duccio Trombadori. Nato a Roma nel 1945, figlio e nipote d’arte, dal padre Antonello e dal nonno Francesco ha ereditato la passione per la politica e la pittura. Laureato in Filosofia, è stato giornalista, critico d’arte, saggista, docente di estetica alla università di Architettura di Roma. Ha iniziato a scrivere d’ arte su ‘L’Unità’ alla fine degli anni Settanta, ha continuato in seguito su ‘Rinascita’, ‘Panorama’, ‘Il Foglio’, ‘Il Giornale’, e sul Tg3. Esperto d’ arte italiana del ‘900, ha diretto una rivista d’arte (‘Quadri&Sculture’, 1993-1998) ed ha curato monografie di Mario Mafai, Francesco Trombadori, Antonio Donghi, Riccardo Francalancia, Giulio Turcato, Renato Guttuso, Mario Schifano, Mario Ceroli. Tra il 1993 e il 2013 ha collaborato a diverse edizioni della Biennale di Venezia, di cui è stato consigliere di amministrazione. E’ stato più volte consigliere di amministrazione della Quadriennale di Roma. E’ autore di un libro- intervista con Michel Foucault (1982) e di una biografia ragionata di Gino De Dominicis (2012) . Un suo libro di versi (’Illustre Amore’, 2007) è giunto finalista al Premio Viareggio. E’ pittore di piccoli paesaggi di gusto ‘novecentesco’ che ha esposto a Parigi e Roma tra il 1990 e il 2014.

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