Smisi di fumare dieci anni fa, poco prima che mia madre morisse. E non fu un fioretto, una promessa estorta dalla speranza di tenere in vita lei, che ha fumato fino alla fine dei suoi ottantanove anni con sereno godimento, ma una fottutissima paura di morire. Come? Salivo le scale del mio liceo, dopo aver aspirato avidamente l’ultima sigaretta prima dell’ingresso nel luogo in cui era proibito e ovunque segnalato l’interdetto, quando un vortice tachicardico m’inghiottí. A che pensai, in quegli attimi? Che tutto stava finendo, e che della mia fine sarebbe stata unica testimone la collega, una delle poche a me veramente aliena, che si era fermata vedendomi priva di risorse. “L’ultima faccia che vedo non può essere la tua”, sembra incredibile, ma fu questo il pensiero frammentato e sporadico che mi accompagnò nella risalita. Poi entrai in classe, le facce vivissime in attesa vigile o sopita, e tutto risorse. Ma la mia ultima sigaretta la devo a lei, che mai saprà il bene che mi ha fatto.

La fumatrice - Immagine di Giovanna Nuvoletti
Effetti imprevisti Paura Tabagismo
Verrebbe da paragonare Valeria Frescura alla scrittrice minimalista Lydia Davis, ma le sue microstorie hanno uno stile raffinato che manca agli americani.
Incipit memorabile: “Smisi di fumare poco prima che mia madre morisse”.
L’ultima sigaretta sulle scale della scuola, la collega “aliena”, la prof “priva di risorse” davanti alunni esuberanti: disposizione coreografica perfetta.
analisi azzeccatissima, @Patrizia Tenda 👍
Patrizia, hai detto davvero tanto, grazie ❣️
ti adoro Valeria!
Anch’io❤️
Grande!
Grazie! 🌺
bellissima, Prof!
Grazie🌺
Grazie🌺
Prosa molto gradevole.
Io smisi di fumare in modo più drastico, diciamo, con una micidiale polmonite bilaterale e 20 giorni di ospedale.
La interpretai come un preavviso del tipo : vuoi proprio morire ?
Se si’, continua a fumare !
Auto aut🌺
Aut aut🌺
Testo bello e incisivo
Grazie 🌺
Grandioso! 😀
Grazie Lita❣️
Grazie! 🌺