L’ultima vacanza

Non voglio ricordare
una stanza
il suo confine,
la lentezza delle ore.
Invece penso al mare:
noi due che passeggiamo
ti tengo sottobraccio
non ti lascio andare.
La tua golosità bambina
il mattino a colazione,
avevi un’aria sbarazzina
con il verde del cappello
per proteggerti dal sole.
In vacanza dal dolore
sorridevi,
come solo tu sapevi fare.
Com’eri bella sai
com’eri bella
ancora tu lo sei.
La luce di una stella.

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