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Venerdì in versi

Maria De Lorenzo, poesie al banco della vita

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Maria de Lorenzo

La poetessa Maria de Lorenzo

 ___Se parlo
inciampo in un mucchio
di parole logore
___Se penso
trovo una traccia
ambigua e oscura
che mi precede
___Se amo
divento nettare
per la bocca dell’ape
seme in grembo alla terra
granello di sabbia nella conchiglia
lapillo nel cratere del vulcano
ciottolo che in acqua sprofonda
con tanti cerchi a perdersi

:

 

Maria De Lorenzo letta da Anna Toscano                                                                                                                                              

Maria De Lorenzo ha scritto poesie che sono realmente ciò che il titolo di una raccolta richiama, un reliquiario. Sono contenitori, scatole, cofanetti, bauli, che contengono frammenti di un amore profondo verso l’umanità. I testi di De Lorenzo, non hanno un dove e un quando precisato, raramente vi è traccia di una scenografia in cui collocare la scena, ma vi sono oggetti che quasi sbucano all’improvviso, netti e definiti, a parlare di sé: “raccolgo cuori infranti / raccolgo favole e dico / che ho amato tanto / specie la stirpe umana”. Sembra di scorgere la poetessa seduta “al banco della vita”, intenta a osservare, meditare, soffrire sulla condizione dell’umanità, sul destino riservato al cuore dell’uomo. E sono le parole le reliquie preferite, prescelte, sono le parole, citate e rincorse di lirica in lirica, che soccorrono e sostengono: appigli e, al contempo, nutrimenti per sopportare i “saldi d’utopia” “nella gabbia del cuore”. La parola è il filo, talvolta il laccio, che tiene insieme il senso e il significato dell’esistenza umana, qualche volta in queste liriche è il “gomitolo” che spiega il languore del dipanare. Il groviglio di affetti e confessioni rinchiuso nel reliquario palpita di parole vive, parole parlate o pensate a inseguire o instaurare tracce per divenire “ciottolo che in acqua sprofonda”.

Maria De Lorenzo, Reliquiario d’amore”, 2002, Milano, Scheiwiller

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ANNA TOSCANO

Vive a Venezia, insegna presso l’Università Ca’ Foscari e collabora con altre facoltà. Scrive per testate, tra cui Il Sole24 Ore e Doppiozero. Sesta e ultima raccolta di poesie è Al buffet con la morte, La Vita Felice 2018, preceduta da Una telefonata di mattina, 2016, Doso la polvere, 2012; liriche, racconti e saggi sono rintracciabili in riviste e antologie; sua curatela di cataloghi e libri di poesie. Ha ideato e condotto la trasmissione radiofonica Virgole di poesia per Radio Ca’ Foscari e racconti sui suoi luoghi del cuore per Le Meraviglie di Rai Radio 3. Per la testata on-line La Rivista Intelligente cura Venerdì in versi. È stata editor per case editrici, lavorato come ufficio stampa; ha collaborato con varie scuole di scrittura e ha fondato “Lo Squero della parola”, laboratorio di scrittura. Come fotografa suoi scatti sono apparsi in riviste, manifesti, copertine di libri, mostre personali e collettive. Varie le esperienze teatrali, tra le quali “Voce di donna Voce di Goliarda Sapienza”. www.annatoscano.eu

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