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Società

Nono giorno. Apocaliptika

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APOCALIPTIKA

Al gran consiglio dei saggi del pianeta Wurtz,
i terrestri italiani sono appena entrati nell’era Apocaliptika. Tutti i simpatizzanti del partito democratico- ma anche no- si recheranno doloranti e gementi in lunghe file a votare per le primarie.
Uno solo uscirà vincitore e potrà fare i direttori rai, l’altro verrà bandito per sempre oppure fonderà un altro partito. Uno di essi è quasi privo di capelli, usa le esse al posto delle zeta e si rimbocca le maniche della camicia. L’altro ha i capelli, usa le acca al posto delle C e si rimbocca le maniche della camicia.
Gli altri partiti intanto si divideranno in due, in quattro, in otto, in sedici, in trentadue, fino a liquefarsi, come fa la lava dei vulcani nella desolata regione di Krikka , che nei secoli e nei millenni copre ogni essere vivente e lo soffoca.
Nel frattempo usciranno tutti gli scheletri dagli armadi e si riconosceranno e si diranno l’un l’altro al cellulare: “A’frà-chetteserve?” E tutti lo sapranno perchè saranno intercettati. E poi andranno alla festa dove li aspetta la menade santanchè, per danzare freneticamente il ballarò. Chi vince al ballarò avrà in premio i nuovi direttori rai.
Ai terrestri verrà inflitto il castigo di dover assistere al ballarò, poi potranno recarsi alle sacre urne, più e più volte: per le regionali, le comunali, le provinciali, le rionali, le infrasettimanali, le subliminali, le politicali, celebrando il rito del porcellum grasso.
E anche se nessuno vincerà, essi rifaranno i direttori rai. Questo ho visto e udito.
Non c’è bisogno che disintegriate il pianeta, se lo stanno disintegrando da soli.

 

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