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Attualità

Palmira e il suo difensore

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Palmira, Siria

 

Il viale fiancheggiato da colonne come palme di pietra conduce al nulla; sulla lastra l’orbita scura mostra ancora i segni dello scalpello e la china dello zigomo è un guscio vuoto lisciato dal vento; non scorre più acqua nelle tue vene, soffiano fiumi di sabbia; il tuo corpo è la tua città, la tua voce che canta le cento lingue di Tadmor, Tadmur, Palmira; ne condividi il destino, il ludibrio del tempo, ma non c’è mano d’uomo che possa cancellare il tuo nome: Khaled Asaad.

 

Khaled al Asaad è stato per 40 anni, fino al 2003, direttore del sito archeologico di Palmira, dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Malgrado il pensionamento, ha continuato a occuparsi del sito e, dopo la conquista di Palmira da parte dell’Isis, ha protetto molti reperti, nascondendoli in luoghi sicuri e sottraendoli alla furia iconoclasta dei miliziani. Arrestato e sottoposto a duri interrogatori, è stato giustiziato in piazza e il suo corpo appeso a una colonna della città in rovina.

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SALVATORE RONGA

Nacque a bordo di un’isola nel golfo di Napoli, Ischia. Sbarcò raramente, così da poter attribuire al rollio ogni tormento esistenziale. Sperimentò varie forme di gastrite. Perse i capelli, ma non perse tempo a raccoglierli. Amò più di quanto i suoi amici sospettassero e odiò molto meno di quanto i suoi nemici avessero creduto. Venne alla luce il 13 luglio 1969 e da allora non fa che scrivere e riscrivere il suo epitaffio.

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